lunedì 14 gennaio 2013

Rifiuteria di CSA: Montevarchi paga più di altri.


IL CONSIGLIO COMUNALE DI MONTEVARCHI RIUNITO IN DATA 21 Dicembre 2012

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Oggetto: CSA – Perché Il comune deve concorre economicamente alla realizzazione della rifiuteria di Levanella? E' proprio una priorità?

Vista la delibera di giunta comunale numero 269 dello scorso 19 dicembre con cui è stato approvato, in linea economica, il progetto esecutivo denominato “adeguamento di un centro di raccolta dei rifiuti urbani, raccolti in modo differenziato, posto in località Levanella, nel comune di Montevarchi “, e già approvato in linea tecnica con deliberazione di giunta comunale n. 129 del 31 maggio 2012.

Ricordato che il centro di raccolta dei rifiuti urbani di Levanella è una struttura che dovrebbe servire non solo al comune di Montevarchi ma anche a quelli confinanti. Tale affermazione si evince tra l'altro dal piano industriale su cui è stata effettuata, dall'Ato Toscana Sud dei rifiuti, la gara di appalto per l'affidamento del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani di ambito per i comuni delle province di Arezzo, Siena e Grosseto.

Rilevato che il Comune con Delibera di Giunta 129 del 31 maggio 2012 ha approvato, in linea tecnica, il progetto esecutivo di CSA prima dell'approvazione da parte del Consiglio Comunale della modifica allo schema di convenzione, avvenuta con la Delibera del 24 luglio numero 67.

Ricordato che il Consiglio Comunale con la delibera 67 (votata dalla maggioranza) ha permesso, a differenza di quanto fatto per altri casi, alla CSA di realizzare solo parte della scheda norma con una semplice modifica dello schema di convenzione.

Riscontrato che nella delibera 67 del Consiglio Comunale non si è fatto mai riferimento al fatto che in data 31 maggio era stato approvato, dalla Giunta Comunale, il progetto esecutivo in linea tecnica.

Osservato che il comune di Montevarchi con la delibera di Giunta 269 si è impegnato a compartecipare alle spese per la realizzazione dell'infrastruttura per ben 86.502,45 euro mentre la CSA partecipa per euro 22.500,00 con la restante parte a carico Regione.

Rilevato che l'opera sembrerebbe nascere su una proprietà di CSA

Constatato che la Giunta intende reperire i fondi a scapito della sistemazione delle aree verdi e giardini che secondo il sottoscritto necessitano insieme alla manutenzione delle scuole, come più volte richiesto, di interventi straordinari e non procrastinabili. Tali risorse invece potevano essere impiegate oltre che per la manutenzione del Verde per quelle delle scuole come ad esempio per la scuola materna del Pestello e delle elementari di Levanella che hanno molti problemi.

Rilevato che nel piano degli investimenti e nel piano delle opere pubbliche non ho individuato tale opera.

CHIEDO AL SINDACO E ALL'ASSESSORE COMPETENTE (a risposta scritta)

1. I motivi per cui il Comune di Montevarchi debba concorrere economicamente alla realizzazione di un'opera infrastrutturale di questo tipo che tra l'altro sarà usufruita anche da altri comuni
2. Se ritenga congruo impegnarsi economicamente in assenza di una chiara volontà del Consiglio Comunale
3. Quali accordi il Comune ha intrapreso con CSA in merito alla gestione di tale impianto
4. Perché ritiene prioritario destinare risorse alla realizzazione dell'impianto e non alla manutenzione delle scuole, giardini e impianti sportivi.

Chiedo infine che venga effettuata quanto prima un'audizione al presidente di CSA che ricordo è espressione del Comune di Montevarchi e che in base al nostro regolamento sulle nomine negli enti dovrebbe collaborare con il Consiglio Comunale e l'Amministrazione

Fabio CAMICIOTTOLI

CSA e CSAImpianti: il consiglio comunale espropriato


IL CONSIGLIO COMUNALE DI MONTEVARCHI RIUNITO IN DATA 21 Dicembre 2012

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Oggetto: CSA e CSA Impianti scelte di fusione e costituzione di una nuova Società compiuta espropriando il Consiglio Comunale delle loro prerogative d'indirizzo e controllo

Visto che il Comune di Montevarchi, con il 12,03% detiene, dei soci di parte pubblica, la quota azionaria più rilevante della società Centro Servizio Ambiente che gli permette, tra l'altro, di esprimere il  presidente. 

Ricordato che il Comune di Montevarchi detiene anche il 4,05% delle quote societarie di CSA impianti. 

Riscontrato che le due società sono ritenute, per i servizi che svolgono, strategiche per il Comune di Montevarchi.

Osservato che il sindaco di Montevarchi, contestualmente all'atto di nomina del rappresentante del Comune all'interno del CdA di CSA, non ha impartito al nominato, come tra l'altro previsto dalla legge, specifici obiettivi da perseguire nel mandato.

Rilevato da alcuni organi di stampa che a seguito della gara, effettuata dall'ATO Toscana sud dei rifiuti, per l'affidamento del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani di ambito per i comuni delle province di Arezzo, Siena e Grosseto è stata costituita la società “Sei Toscana”. Tale società nasce dalla fusione delle attuali aziende che già operavano in questo campo (comprese CSA e CSAImpianti).

Visto che l' A.T.I. (Associazione Temporanea di Imprese) che si è aggiudicata la gara bandita dall'ATO Toscana sud era costituita da: Sienambiente con funzione di mandataria, l’aretina Aisa, Cooplat, Coseca, Unieco e la Castelnuovese. In tale raggruppamento di imprese vi sono presenti i soli soci privati di CSA e CSAImpianti e non le due partecipate dal nostro Comune.

Osservato, dal sito istituzionale della nuova società “http://www.seitoscana.it” che la nuova azienda è stata costituita nell'ottobre del 2012 e vi fanno parte tra l'altro, come soci, sia CSA e CSAImpianti che i soci privati delle stesse. Tale condizione fa sì che, nella nuova società, i soci privati di CSA e CSAImpianti (che ricordo detengono le quote di minoranza) abbiano un peso maggiore del socio pubblico in quanto detengono quote azionarie dirette e indirette. A parere del sottoscritto questa condizione oltre a diminuire, nella nuova società, il peso politico della parte pubblica di CSA e CSAImpianti potrebbe determinare possibili conflitti.

Visto il nostro regolamento per le nomine nel quale si enuncia l'obbligo del nominato di collaborare con il Consiglio Comunale e l'Amministrazione per favorire le azioni d'indirizzo e di controllo.

Ricordato che nell'interrogazione in merito alla modifica degli articoli 4, 19, 28 e 33 bis dello statuto di CSAImpianti che ampliavano gli scopi sociali, posta al sindaco dal sottoscritto in data 30 marzo 2012, chiedevo, tra i vari quesiti, che vi fosse un controllo più stretto e cogente sulle società partecipate legata al ciclo dei rifiuti.

Ricordato che a fronte delle numerose richieste del sottoscritto il Sindaco, pur condividendo l'esigenza e la necessità di analizzare con più attenzione l'andamento delle società partecipate ed il management, non ha mai dato seguito agli impegni dichiarati.

Registriamo che non è mai stato portato, all'attenzione del Consiglio Comunale, nessun atto o resoconto inerenti le due società.

Ricordo inoltre che il presidente di CSA non ha mai fornito, al sottoscritto, spiegazioni su alcuni capitoli di spesa.

Considerato che, pur avendo il Consiglio Comunale competenza d'indirizzo e controllo anche sulle società partecipate, all'attenzione dei Consiglieri Comunali non vi è stata portata né una nota né una relazione del Presidente di CSA (presidente espressione del Comune) e CSAImpianti né tanto meno una proposta di delibera d'indirizzo alla costituzione della nuova società.

CHIEDO AL SINDACO ANCHE NELLA SUA QUALITA' DI RAPPRESENTANTE DEL COMUNE NELL'ASSEMBLEA DEI SOCI

1. Per quali motivi, per una questione così rilevante non sia stato interessato il Consiglio Comunale.
2. Quali sono le strategie della nuova società e quali ripercussioni si possono avere, anche in termini di costi, per gli attuali servizi spazzatura e di raccolta rifiuti
3. Di avviare un serio confronto all'interno delle commissioni per attuare quelle forme d'indirizzo e controllo attualmente poco esercitate.

Chiedo infine se, per il Sindaco e Presidente del Consiglio, il comportamento attuato dal nominato dal Comune di Montevarchi in seno al CdA di CSA sia conforme al regolamento approvato da quest'aula.

Fabio CAMICIOTTOLI

Difensore civico: verifica della collaborazione del Comune


IL CONSIGLIO COMUNALE DI MONTEVARCHI RIUNITO IN DATA 21 Dicembre 2012


INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Oggetto: Difensore Civico uno strumento di tutela dei cittadini-utenti rispetto all'attività
dell'amministrazione – Verifica collaborazione da parte del Comune

Ricordato che nella relazione del Difensore Civico, riferita all'anno 2009-2011 e presentata nel Consiglio Comunale dello scorso 20 aprile venne dichiarato che molto spesso gli uffici non danno risposte o le forniscono in tempi non accettabili tanto che vi erano istanze ancora in corso. Inoltre evidenziavano che gli uffici comunali in molti casi rispondono anche in modo non puntuale e non esaustivo.

Considerato che nell'approvazione della relazione del Difensore Civico fu approvato all'unanimità un atto d'indirizzo, presentato dal sottoscritto, che impegnava il sindaco affinché gli uffici forniscano all'ufficio del Difensore Civico, anche al fine di chiudere le pratiche aperte, le risposte puntuali e in modo celere.

CHIEDO AL SINDACO E ALL'ASSESSORE COMPETENTE

1. Se è stato perseguito l'atto d'indirizzo approvato lo scorso 20 aprile

Chiedo infine al Presidente del Consiglio di attivarsi per mettere a disposizione dei Consiglieri Comunali la relazione annuale dell'attività dei Difensori Civici e di conseguenza attuare lo Statuto Comunale.

Fabio CAMICIOTTOLI

I Sindaci Valdarnesi in ordine sparso all'assemblea Publiacqua


IL CONSIGLIO COMUNALE DI MONTEVARCHI RIUNITO IN DATA 21 DICEMBRE 2012

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Oggetto: Sindaci Valdarnesi poco coesi all'interno dell'assemblea di Publiacqua che indeboliscono ulteriormente la nostra valle

Vista la notizia diffusa attraverso alcuni organi di stampa, non smentita dal sindaco e dall'Amministrazione Comunale, che solo i 4 primi cittadini di Pian di Scò, Terranuova, Incisa e San Giovanni si sono espressi contro la deliberazione dell'assemblea dei soci di Publiacqua per il rinnovo del CdA. I quattro sindaci hanno motivato la loro posizione in quanto ritengono che il Valdarno con i suoi 100 mila abitanti non sia giustamente rappresentato all'interno del CdA.

Considerato che, pur essendo le tariffe applicate da Publiacqua SpA tra le più alte (non solo della Toscana), non si registrano, da parte della società, adeguati investimenti per migliorare il sistema di  approvvigionamento, potabilizzazione e depurazione delle acque fognarie all'interno del nostro territorio Comunale.

Osservato che il sito internet di Publiacqua SpA è carente in merito alla messa in rete delle informazioni sulla governance, sulle verifiche della qualità dell'acqua, sugli investimenti per opere e sull'affidamento delle prestazioni per servizi, fornitura e affidamento lavori.

Considerato che, in data 29 settembre 2011, pur avendo votato all'unanimità una risoluzione, alla mozione presentata da Mauro Buffoni del Gruppo Consiliare Democratici e Progressisti, che impegnava il sindaco e la Giunta Comunale ad inserire, all'interno del sito del Comune, tutti i dati della potabilità forniti periodicamente dalla USL, allo stato attuale, non è migliorata in termini di trasparenza la messa on-line di tali documenti. Con tale risoluzione veniva, inoltre, richiesto al sindaco di attivarsi presso il gestore del servizio idrico e l’Autorità di Ambito affinché nelle fatturazioni fossero esposte le letture di riferimento su cui vengono determinati i consumi.

Considerato che il sindaco anche dopo l'ultima interrogazione dello scorso 29 ottobre ha dichiarato che si sarebbe impegnato a porre all'attenzione di Publiacqua SpA la necessità, sia di maggiore trasparenza, che di maggiori investimenti alla rete di distribuzione per ovviare ai numerosi problemi presenti sulla rete di distribuzione.

Viste le risposte non esaurienti e aleatorie fornite ai Consiglieri Comunali dai rappresentati di Publiacqua SpA nell'audizione dello scorso mese in merito alle modalità per migliorare la potabilizzazione, agli investimenti e alla trasparenza.

Pienamente condivisibili, dal sottoscritto consigliere, le posizioni espresse, all'interno dell'assemblea di Publiacqua, dai sindaci Viligiardi, Betti, Amerghi e Giovannoni. Ritengo che il poco peso politico espresso dalla Vallata all'interno del CdA sia una delle cause principale che determinato, a fronte di sempre maggiori e più alte tariffe, investimenti non adeguati.

Ritenuto un errore politico assistere, nella nostra vallata, a sindaci (tutti provenienti dalla stessa area politica “PD”) che non riescono ad esprimere in assemblee così importanti posizioni univoche in quanto la differenziazione di posizioni indebolisce ulteriormente il peso politico della nostra valle e la possibilità di far ratificare e accogliere istanze provenienti dal nostro territorio. Tutto ciò conferma, inesorabilmente, la poca capacità d'iniziativa comune e di sintesi dei sindaci della nostra vallata.

CHIEDO AL SINDACO NELLA SUA QUALITA' DI MEMBRO DELL'ASSEMBLEA (in forma scritta)

1. Quali sono stati i motivi che lo hanno indotto ad esprimere, in assemblea, un voto diverso rispetto a quello effettuato dagli altri 4 sindaci del Valdarno
2. Quali iniziative politiche, all'interno dell'assemblea, ha intrapreso affinché siano attuati gli impegni presi in Consiglio Comunale.
3. Di attivarsi insieme agli altri sindaci del Valdarno perchè, quanto prima, possa essere fatta un'audizione congiunta di vallata, aperta a tutti i consiglieri comunali, con il neo presidente di Publiacqua SpA.

Fabio CAMICIOTTOLI

In evidenza:

Amministrative 2021: Al lavoro per la Montevarchi del futuro

Rinviate  all’autunno  le  elezioni  amministrative  è  comunque  l’ora,  a  Montevarchi,  di  valutare l'operato  della Giunta Chiassai...