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sabato 9 febbraio 2019

Levanella: il sindaco di Montevarchi passa alla storia

L’obiettivo di realizzare a Levanella un plesso unico che possa accorpare l’asilo e la scuola elementare è da perseguire con forza e con trasparenza. Non abbiamo, su questo, nessun dubbio a dare il nostro appoggio. Per adesso, la vicenda della scuola elementare di Levanella testimonia, a nostro avviso, una certa difficoltà del Sindaco e della sua Giunta.
Nell’ultimo mese ha promesso a più riprese (non è dato sapere con quali certezze burocratiche ed economiche, comunque affermate) ai genitori “entranti” ed “interessati” che a settembre 2020 sarà pronta la nuova scuola di Levanella.

Nonostante fosse stato possibile, con una cifra più contenuta, ripristinare la vecchia scuola, si è tentata la via del bando regionale (magari la scuola chiusa e pericolante dava maggior punteggio?) fallendo miseramente (67esimi in graduatoria), passando poi per l’idea bizzarra dei moduli abitativi sino ad incontrare la disponibilità dell’imprenditore a prestare “gratuitamente” l’attuale sede temporanea che obbliga, unico caso in Italia, a mandare i ragazzi di una elementare a scuola in un ex plesso industriale fuori comune con un aggravio di costi importante che poteva essere utilizzato in modo più efficace. Risorse a cui andrebbero sommate le spese per decine di migliaia di euro per mandare in Regione un progetto di recupero rispetto a cui l’Amministrazione non crede realmente.
E’ stata poi identificata la “location” vicino al centro logistico di “Prada”, in un terreno di proprietà comunale destinato alle attività produttive e per la quale il sindaco ha comunicato che stanno cercando di effettuare la variante al piano regolatore da mesi (marzo dice potrebbe essere il momento di presentarla in consiglio) sottacendo su tutte le criticità che emergeranno già in sede di valutazione ambientale strategica. Difficoltà che vorremmo ricordare.
  1. dal margine della bretella che collega via della Lama (Prada) con la variante alla S.R. 69 ed il Ponte Leonardo, per normativa del R.U., deve esserci una fascia di rispetto di almeno 20 mt., il che dimezza gli spazi a disposizione per la struttura;
  2. a tergo dell'area si trova una vasca di laminazione realizzata nell'ambito di intervento dei nuovi stabilimenti Prada. A meno che Chiassai Martini non voglia usarla come piscina annessa alla scuola (che non c'è), anche in questo caso ci si dovrà mantenere a debita distanza, riducendo ulteriormente i sedimi utilizzabili;
  3. L'area è collocata in zona V a livello di classificazione acustica il che inibisce l'inserimento di un recettore sensibile come una scuola. Sarà utile ricordare, specie a coloro che dovessero esprimere in merito pareri che certificassero il declassamento acustico con l'inserimento in zone idonee ad accogliere una scuola, come quell'area è stata classificata in zona V proprio perché all'atto dell'approvazione della VAS del 2010 si teneva in debito conto l'impatto prodotto dalla realizzazione dei nuovi stabilimenti Prada che oggi sono realtà. A ciò debbono aggiungersi altri elementi che nella VAS a corredo della variante in itinere non potranno essere trascurati. Cioè che la bretella lungo la quale Chiassai Martini ipotizza la scuola rimarrà per lungo tempo l'unico collegamento primario tra la zona industriale di Levanella e l'autostrada, con tutto ciò che ne conseguirà in termini di emissioni inquinanti a tutti i livelli.

Chiassai Martini, assessore all'urbanistica oltre che sindaco, inoltre pare aver dimenticato che nel frattempo in zona, oltre a quelli Prada, sono stati realizzati altri significativi insediamenti industriali.
A dimostrazione dello stato di poca lucidità e visione il sindaco/assessore ha anche dimenticato che ha appena approvato una variante che mette in stand by il collegamento viario tra lo stabilimento Uno Maglia, peraltro previsto in raddoppio, e via Aretina, con la conseguenza sopra accennata che tutto il traffico pesante graverà sulla strada che costeggia l'area della nuova scuola.
La nuova scuola sarà costruita in bioedilizia (modello asilo nido “La farfalla”) per cui in 6 mesi gli eventuali fornitori, selezionati con gara pubblica supponiamo, sarebbero in grado di consegnarla. Per ora non si ha traccia del progetto e data la sua conclamata inesperienza Chiassai Martini sicuramente non lo sa ma per mettere in piedi e concludere l'attività negoziale per l'affidamento dei lavori di realizzazione della nuova scuola occorrono molti mesi.

Ai nostri occhi tra approssimazione, disarmanti forzature, riunioni d'imbonimento l’amministrazione ci appare  palesemente in difficoltà con il serio rischio che una scuola, in passato difesa con le unghie e con i denti, sparisca facendo perdere ulteriore identità al quartiere
Beh, adesso vediamo di quanto si differenzia questa amministrazione dai “promettitori seriali” che promettono salvo poi non mantenere. Noi pretendiamo che fin dal prossimo Consiglio Comunale la Sindaco chiarisca con atti alla mano e non con le solite parole perché a questo punto crediamo che la nuova scuola di Levanella debba essere costruita e consegnata nei tempi prospettati.

Il Coordinamento Cittadino e il Gruppo Consiliare

giovedì 3 gennaio 2019

Trasporto scolastico

Si è davvero fatto l’interesse e il bene pubblico di Montevarchi che oggi Chiassai rivendica o si è fatto il solito pasticcio che pesa sulle casse del Comune e sul servizio ai cittadini?
Sulla vicenda della segnalazione all’ANAC fatta dal nostro gruppo consiliare e relativa all’affidamento senza gara del servizio di trasporto scolastico alla società Pluriservizi spa, la sindaca di Montevarchi parla di boomerang politico poiché l’Autorità ha deciso di non aprire un’istruttoria. Dice anche che ANAC non avrebbe riscontrato irregolarità e che l’azione di Avanti Montevarchi è frutto di miopia politica e di disinteresse verso il bene dei cittadini. Occorre allora mettere un po’ di paletti alla vicenda e alle dichiarazioni di Chiassai Martini. A nostro avviso ANAC non ha inquadrato bene la vicenda o, forse, non siamo stati noi capace di ben rappresentarla.
In primo luogo abbiamo segnalato che al momento della trattativa per l’affidamento la società in questione non aveva i requisiti necessari a svolgere il servizio. Non aveva ad esempio, la direzione tecnica così come prevista dalla legge per eseguire il servizio. Nel corso della trattativa si à messa in regola. Non aveva, peraltro, neanche i mezzi necessari per il trasporto scolastico. Mezzi che ha acquisito dopo. Non aveva infine una specifica esperienza nel settore.
La domanda diventa d’obbligo: Chi affiderebbe un lavoro a qualcuno che non ha esperienza né mezzi per svolgerlo?
In secondo luogo. Pluriservizi spa - società pubblica a maggioranza del Comune di Terranuova – non svolge il servizio di trasporto scolastico per il Comune che ne detiene le redini. Anzi il Comune di Terranuova ha deciso di affidare il proprio servizio tramite gara pubblica che si è svolta e terminata nelle settimane passate. La domanda è ancora più semplice: Perché Terranuova ha ritenuto più giusto affidarsi a una gara di evidenza pubblica e non a un affidamento alla propria società?
In terzo luogo: Pluriservzi spa, curiosamente, non ha partecipato alla gara del Comune di Terranuova che sarebbe stata aggiudicata a Trasporti Toscani. La base d’asta della gara, gara che ricordiamo è al ribasso e pubblicata sul sistema Start della Regione Toscana, era inferiore a quanto il Comune di Montevarchi ha pattuito in affidamento diretto. Cifra che, a nostro avviso, era alta rispetto agli standard del settore (costo km extraurbano pagato attualmente da RT è di 2,224 euro). Circostanza che abbiamo segnalato continuamente alla Sindaca e all’assessore (in)competente. Nelle giustificazioni forniteci il Comune scrisse che una ditta privata di trasporto avrebbe aggiunto al costo anche un 10% di utile. Invece prendendo a esempio Terranuova, non il caso ma le cose fatte bene, hanno dimostrato che una ditta strutturata e esperta di trasporto scolastico/pubblico ha offerto al contrario un ribasso pari al 10% di una base d’asta già inferiore a quella di Montevarchi avendo comunque un margine di utile.
La domanda è spontanea: Si è davvero fatto l’interesse e il bene pubblico di Montevarchi che oggi Chiassai rivendica o si è fatto il solito pasticcio che pesa sulle casse del Comune e sul servizio ai cittadini ed è utile solo a Pluriservizi spa?
Per noi le risposte sono scontate e non basta gigioneggiare come la Sindaca fa visto che è l’unica cosa che sa fare. E ogni giorno che passa di boomerang sulla sua testa ne arrivano a decine.

mercoledì 27 giugno 2018

SCUOLA ELEMENTARE DI LEVANELLA.

    Dunque il patron di Prada si intenerisce e, su richiesta delle famiglie e del Comune, concede spazi nella sede di Poggilupi per attrezzarci la scuola elementare di Levanella. Per la prima volta, dopo oltre venti anni dall'insediamento, Prada si interessa alle comunità locali. E questo ci pare positivo.
    Tutto il resto è quanto meno grottesco. Invece di pretendere soluzioni dal Comune al quale pagano le tasse le famiglie scrivono una "supplica" a Bertelli. Supplica che la sindaca (così si legge sulla stampa) si premunisce d'inoltrare immediatamente al "monarca". Poi, toccherà a lei organizzare il trasporto scolastico e i servizi per portare i bambini nei locali di Prada nel territorio di Terranuova, di fronte al casello autostradale.
    Una location (come dicono gli anglofoni) comoda e, come sanno tutti, facilmente raggiungibile in alcune ore del giorno. Eppure sarebbero bastate poche migliaia di euro per rende agibile e sicura la scuola esistente. 
    Il tutto appare grottesco appunto e incomprensibile. Ed anche avvilente per Montevarchi che una volta attraeva studenti dai comuni limitrofi. Ora li esporta. Già ma è tutta #unaltrastoria.
    Non ci resta che piangere.



Il Coordinamento Cittadino

mercoledì 23 maggio 2018

SCUOLA DI LEVANELLA. OCCORRONO RISPOSTE CHIARE E TEMPESTIVE

La Sindaco dalle ordinanze facili e gli assessori dalle comunicazioni ondivaghe continuano a girare intorno al problema della scuola di Levanella sulla cui chiusura improvvisa, pur condividendo che occorra la massima cautela ed attenzione quando si tratta di incolumità pubblica, è necessario fare chiarezza e dare ai cittadini delle risposte concrete, fugando ogni dubbio.

Questo è lo stato dell’arte della vicenda:

1) Ad ottobre 2017 il Comune ha affidato ad una società d’ingegneria l’incarico di fare delle indagini sulla tenuta strutturale dell’edificio della scuola di Levanella.

2) Il 4 maggio 2018 , oltre 6 mesi dopo senza che sia stato fatto nulla nel frattempo, un tecnico comunale effettua un sopralluogo e, sostanzialmente, conferma le indicazioni di ottobre.

3) Il 16 maggio 2018 la Sindaco ordina la chiusura della scuola, per qualche giorno, per motivi di sicurezza.

4) Il 17 maggio 2018 la stessa società d’ingegneria, opportunamente sentita, conferma la situazione di ottobre e da indicazioni su come ovviare alle criticità strutturali con semplici accorgimenti tecnici e, di fatto, permettendo la conclusione dell’anno scolastico.

5) Lo stesso giorno in Consiglio Comunale la Sindaco fa una comunicazione in cui senza fare riferimento a quanto messo in evidenza ad ottobre, afferma che la scuola chiuderà per qualche giorno e che la settimana successiva sarebbe stato fatto un altro sopralluogo e si impegna a riferire puntualmente al Consiglio Comunale.

6) Contrariamente a quanto sopra la Sindaco, d’intesa con la dirigenza scolastica, ordina, invece, la sospensione di tutta l’attività didattica nel plesso di Levanella “dirottando” la medesima a Levane.

7) Il 18 maggio 2018 con l’ordinanza n.170 la Sindaco dispone la chiusura della scuola per tutto l’anno scolastico.

Di fronte a tutti questi atti ci domandiamo come mai da ottobre ad oggi non sia stato fatto niente e in fase di stesura del bilancio non sia stato programmato nulla. Inoltre non comprendiamo perché, una volta acquisiti referti tecnici che non evidenziano una situazione drammatica e danno indicazioni chiare e precise su come risolvere l’emergenza eventuale, la Sindaco emette un’ordinanza di chiusura per tutto l’anno scolastico.

Delle due l’una: o il problema è stato sottovalutato ad ottobre oppure, giocando sull’emotività del momento, ci troviamo di fronte ad improvvisati processi di razionalizzazione.

Se è evidente e condivisibile il principio di usare la massima cautela in un’evenienza come quella di cui si tratta è altrettanto evidente che la drastica misura adottata è tardiva e non trova riscontro negli atti tecnici prodotti.

In questo momento, con spirito costruttivo e senza polemica, ci interessa sapere cosa l’amministrazione intende fare da adesso in poi perché la scuola di Levanella non si può chiudere sine die e l’attività didattica deve potervi ricominciare regolarmente con l’inizio del prossimo anno scolastico 2018-2019”.

Per consentire ciò è necessario accelerare la redazione di un progetto con il quale si individui la soluzione tecnica per ripristinare il normale funzionamento della scuola a partire da settembre, all’occorrenza, utilizzando le risorse a disposizione dell’Amministrazione e sgombrando quanto prima il campo da dubbi su possibili volontà di chiusura del plesso che già, purtroppo, si sono manifestate anche nel recente passato.

E’ il momento di aprire un confronto pubblico sulle prospettive e sui progetti per il plesso scolastico di Levanella senza pregiudizi e senza assumere posizioni ondivaghe che non aiutano a fare chiarezza per i cittadini. Ce lo chiedono 70 famiglie, i residenti di Levanella ed i montevarchini tutti.

PAOLO ANTONIO RICCI – FABIO CAMICIOTTOLI

lunedì 19 febbraio 2018

AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI TRASPORTO LOCALE NEL COMUNE DI MONTEVARCHI


In merito all’affidamento diretto per dieci anni del servizio di Trasporto pubblico locale alla società PLURISERVIZI il gruppo Consigliare Avanti Montevarchi intende confermare tutti i dubbi che prima e durante l’approvazione ha manifestato anche pubblicamente. In queste settimane, cioè da quando è stato approvato l’atto in Consiglio, è cresciuta la convinzione che la proposta voluta dall’Amministrazione Chiassai non torni e che i costi d’organizzazione del servizio, negli anni futuri, peseranno molto sui cittadini di Montevarchi.

Sorvolando sul fatto emblematico ed irrituale, che per la portata economica e temporale (10 anni), sia stato fatto un affidamento in forma diretta ad una società partecipata che attualmente non ha né esperienza sufficiente nè un responsabile tecnico del settore trasporti (procedure per l’individuazione ancora in corso) in queste settimane abbiamo approfondito la questione al fine di valutarne i reali costi complessivi.

Da queste valutazioni emerge, come prima cosa, che gli otto autisti previsti svolgono una percorrenza pro-capite media annua di circa 16.500 km contro i circa 30.000 Km che in Comuni limitrofi si registrano a seguito di gare d’appalto e di attente e puntuali  ottimizzazioni delle corse. Soltanto con un vero progetto si sarebbe potuto ottenere importanti risparmi rispetto a quelli dichiarati.

Considerando il chilometraggio annuale previsto di circa km.132.000 ci sono alcune considerazioni da fare:

a)      Otto linee appaiono eccessive per così pochi chilometri annui per cui sarebbe stato meglio riuscire ad accorparne alcune per rendere il servizio più snello ed ottimizzare tutte le risorse sia da parte del Comune che da parte della Ditta
b)     Il corrispettivo si aggira intorno ai 2,75 €/km, un importo che alla luce di quanto avviene in comuni limitrofi (1,80 + IVA al 10%) risulta decisamente elevato e, secondo noi, fuori mercato. Tale cifra non si discosta molto da quella attuale di 3,00 €/km che è stata raggiunta da più soggetti..
c)      La percorrenza media regionale per autista/autobus è di circa 140 Km al giorno (lunedì-venerdì) mentre dagli itinerari presentati negli 8 lotti la percorrenza media si aggirerebbe intorno a Km.85 nei giorni lavorativi.
d)     I costi per il ricovero dei mezzi e per le consulenze tecniche appaiono eccessivi rispetto a di servizi simili
E’ da evidenziare inoltre che nell’affidamento non sono indicate le caratteristiche dei mezzi che la Società deve acquisire tant’è che, viste le risorse individuate negli ammortamenti dei mezzi, si corre il rischio che, per giustificare i minori costi, ci possano rimettere gli utenti più deboli. Poi è da evidenziare che la convenzione  non prevede alcun indice di costo a km mentre non si esclude la possibilità di sub-appalti ampi e totali.

            Dall’analisi l’elemento più rilevante e certamente più atipico è l’aver affidato un servizio di scuolabus a 2,75 €. a Km senza produrre utili per l’impresa affidataria e perciò senza dare la possibilità alla stessa di migliorare il servizio stesso con investimenti quali ad es: il controllo satellitare della flotta, telecamere a bordo, localizzazione scuolabus per genitori ecc. Considerando che, in generale, si appalta ad un massimo a 2 euro più iva al 10%, nella più rosea delle ipotesi a Montevarchi si spenderebbe circa 0,60 euro/km in più che moltiplicati per i km annui circa 134.000 fa circa 80.000 euro annuni.
Se si moltiplica questa cifra per i dieci anni d’affidamento si raggiunge una cifra importante , altro che risparmi…………….

Per tutto ciò siamo sempre più convinti che la scelta dell’Amministrazione Comunale di affidare in-house e senza una gara tale servizio sia profondamente sbagliata in termini organizzativi, economici e politici lasciando, oltretutto, erogare dei servizi ad una Società priva di un’esperienza comprovata nel settore.

A nostro giudizio, con i dati e le analisi in nostro possesso (dati che non prevedono un chiaro progetto a monte) non si riscontrano tutti quei risparmi che il Sindaco afferma esserci. Secondo noi i cittadini di Montevarchi si troveranno a pagare molto di più della media regionale per servizi analoghi, come sopra specificato.

Per questo, è doveroso da parte nostra chiedere all’Amministrazione Comunale di rivedere la decisione e non abbandonare la battaglia politica all’interno delle Istituzioni chiedendo risposte rispetto ai dati dell’intera operazione - caso mai investendo soggetti terzi – perché qui sono in gioco i legittimi interessi dei cittadini che hanno diritto a servizi di qualità a costi contenuti.

Il Gruppo Consiliare
PAOLO ANTONIO RICCI
FABIO CAMICIOTTOLI

mercoledì 22 novembre 2017

Trasporti Scolastici (Scuolabus). Il Comune di Montevarchi va Contromano ….

E’ tutto da dimostrare nei fatti che quel risparmio dichiarato nello studio di fattibilità per l’affidamento del trasporto scolastico (meglio conosciuto come servizio Scuola Bus) sia, nel tempo, reale e certo. Mentre tutti i Comuni limitrofi hanno proceduto all'espletamento di gare e alla definizione di un nuovo progetto di servizio (anche con nuove forme d’integrazione con il trasporto pubblico locale) Montevarchi va “ contromano” facendo un affidamento diretto per 10 anni ad una partecipata.
Viene scelta una società, la Pluriservizi, che ad oggi, pur risultando “in-house”, non ha né esperienza né tanto meno mezzi e professionalità per svolgere un servizio per il quale il Comune di Montevarchi gli destina circa 4,5 milioni di euro in dieci anni.

Non comprendiamo e non condividiamo questo modo neo statalista di Amministrare Montevarchi.

Sicuramente era più utile e necessario ed opportuno procedere ad un progetto di ristrutturazione del servizio con una gara su un unico lotto (così come privilegiato anche dal Codice degli appalti) che permettesse di superare l’attuale parcellizzazione e i costi odierni e futuri. Una gara che magari poteva essere fatta stimolando anche processi di aggregazione delle aziende locali che nel tempo hanno dimostrato di possedere requisiti e professionalità e alle quali, fatto salvo che si consenta al nuovo gestore inopportune forme di sub-appalto del servizio, viene tolta ogni possibilità di confronto. Ci auguriamo che il sindaco, anche nella sua veste di socio della partecipata, nel momento in cui ha effettuato la scelta dell’affidamento abbia verificato la sussistenza di tutti i requisiti previsti per legge al fine di poter esercitare questo servizio primario.

Di sicuro siamo certi che attraverso una procedura concorrenziale e trasparente con una maggior progettualità avrebbe permesso all'Amministrazione Comunale ben altri risparmi e miglioramenti dei servizi.

Il Gruppo Consiliare 

martedì 20 giugno 2017

Scuola di Levane. Occorrono delle risposte

CONSIDERATO CHE
negli ultimi anni sono stati eseguiti importanti interventi che hanno interessato la scuola media di Levane e
vi è stata la necessità di effettuare i lavori per l’adeguamento di alcuni locali (in particolare l’aula d’informatica ) al fine di renderli a norma.

CONSIDERATO ALTRESI' CHE nella scuola media di Levane vi è la necessità di intervenire quanto prima per la sostituzione degli infissi che risultano oramai non idonei e poco performanti da un punto di vista di efficienza termica. Una sua sostituzione permetterebbe di rendere i locali più confortevoli e di abbassare sensibilmente i consumi di gas metano.

RICORDATO CHE all'interno del contratto per la gestione del Calore l’affidatario del servizio ha la possibilità di effettuare la sostituzione degli infissi per effettuare una gestione dello stesso in modo migliore e più efficace.

RICORDATO CHE in più di un’occasione il sindaco di Montevarchi ha evidenziato che l’Amministrazione avrebbe avuto massima attenzione per le frazioni tanto che ha dichiarato che la frazione di Levane e le sue scuole fossero una priorità 

Tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere Comunale di Montevarchi


CHIEDE AL SINDACO E ALL'ASSESSORE COMPETENTE

Se hanno in programma (anche grazie alle opportunità che si hanno attraverso l’affidatario del gestore comunale del servizio calore) di sostituire gli infissi della scuola media di Levane
Se con i lavori sono state eliminate le criticità presenti e se l’aula d'informatica e i locali siano stati definitivamente messi a norma ed idonei per l’avvio del prossimo anno scolastico 

Si chiede Risposta scritta


Fabio Camiciottoli

Paolo Antonio Ricci

martedì 23 maggio 2017

SCUOLA ELEMENTARE DEL PESTELLO OCCORRONO ULTERIORI RISPOSTE

PREMESSO CHE la scuola elementare del Pestello per risolvere le criticità presenti e adattarla alle nuove esigenze necessità di importanti interventi di manutenzione e di ammodernamento.

PREMESSO ALTRESI’ CHE l’Amministrazione oramai da anni inserisce nel piano delle opere importanti risorse economiche senza poi perseguire gli interventi prefissati. A giustificazione di ciò si evidenzia che nel piano annuale dello scorso anno erano stati preventivati per la Ristrutturazione delle scuole primarie del Pestello e di Mercatale ben 280.000,00 euro (circa più della metà per la scuola).

VISTA la dichiarazione delle forze di maggioranza che di fronte ad un nostro atto d’indirizzo per destinare nuove ed ulteriori risorse per la scuola elementare del Pestello dichiarano: “Nelle prossime vacanze scolastiche si procederà al completo rifacimento dell’impianto elettrico dell’elementare del Pestello, richiesto da trent’anni, essendo l’intervento già progettato e finanziato”.

RITENUTO, pur considerando l’ammodernamento dell’impianto elettrico della scuola del Pestello un elemento positivo,  che tale intervento debba essere considerato, anche per l’importo erogato (circa 30 mila euro rispetto alle risorse destinate nel piano delle opere), non soddisfacente alle reali esigenze di cui necessita  la scuola e che i cittadini si attendono veramente. A nostro giudizio inoltre l’installazione del climatizzatore all'interno dell’ala mensa non risolve il problema di sostituire la “vetrage” in acciaio che risulta essere la vera causa delle basse temperature che d’inverno si hanno nel locale.

RICORDATO CHE insieme all'installazione di sensori 3D che segnalano allarmi in occasione delle primarie onde sismiche l’amministrazione aveva l’obiettivo di effettuare approfondimenti e studi ulteriori rispetto alla vulnerabilità sismica (approfondimenti da effettuarsi nel tempo su tutti gli edifici)

RITENUTO NECESSARIO ED OPPORTUNO CHE intorno alla riduzione dei Rischi da Sisma devono, anche alla luce degli ultimi eventi accaduti, essere perseguite politiche virtuose che permettano percorsi amministrativi che facilitino l’adeguamento sismico degli edifici pubblici e privati.

tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere Comunale


CHIEDE AL SINDACO IN FORMA SCRITTA

Se ritiene condivisibile le risposte della maggioranza in merito alla scuola del Pestello o se invece ritiene che occorrano ulteriori ed urgenti interventi di manutenzione.

Se ritiene il solo intervento all'impianto elettrico esaustivo e quali sono le richieste formulate dall'Istituto Comprensivo (fornire copie richieste).

Quali altri interventi di manutenzione intenda perseguire nel corso dell’anno in corso.

Se siano stati affidati studi ed indagini in merito alla vulnerabilità sismica degli edifici.


Relatore: Fabio Camiciottoli 

Sottoscrittori: Paolo Antonio Ricci

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