sabato 1 ottobre 2011

Brutta vicenda in Consiglio Comunale: si rende inefficace, a priori, la mozione sul trasferimento della Biblioteca in seguito ad azioni amministrative discutibili.


Una brutta vicenda quella che è avvenuta nel Consiglio Comunale di Montevarchi dello scorso 29 settembre. Il Sindaco Francesco Maria Grasso e il Presidente del Consiglio Comunale Luciano Taddeucci hanno portato alla discussione dell'aula la mozione per evitare lo spostamento della Biblioteca  senza  mettere a conoscenza, di tutti i consiglieri, che il giorno prima era stato firmato il Provvedimento Dirigenziale n. 1496.
Con tale atto, il dirigente ai lavori pubblici, aveva proceduto alla nuova aggiudicazione dell'appalto per la realizzazione della nuova biblioteca alla Ginestra individuando, come ditta aggiudicataria, la seconda arrivata al precedente bando.
Non solo questo, ma sempre che avvenisse il dibattito all'interno dell'assise consiliare, la ditta Germana Costruzioni, che è la ditta in questione e quella esecutrice dei lavori nel Palazzo del Podestà, aveva già sottoscritto per accettazione tale determina dirigenziale.

Purtroppo, a causa di questo fatto, il dibattito avvenuto in Consiglio Comunale nella discussione della mozione passa in secondo piano rispetto alle questioni amministrative avvenute nelle ore precedenti. Un dibattito, che pur nella sua asprezza, è stato intenso ed appassionante perché ha coinvolto tutti i consiglieri e ha fornito anche molti spunti interessanti. Quanto avvenuto svilisce e relega il valore del Consiglio e dei suoi rappresentanti, eletti dai cittadini, ai minimi termini.

La prassi adottata dall'Amministrazione Comunale, per l'individuazione della ditta esecutrice dei lavori, è quanto mai inusuale con situazioni poco chiare che secondo noi potrebbero mettere seri dubbi anche sulla reale efficacia dell'atto stesso.

Il Sindaco e il Presidente del Consiglio, non mettendo a conoscenza di tutto il Consiglio Comunale il fatto che era stata redatta la Determina dal Dirigente ai Lavori Pubblici, hanno dimostrato non solo arroganza politica verso i molti consiglieri ignari, ma anche superficialità. Infatti, nel caso in cui il Consiglio Comunale avesse recepito la mozione di non spostare la biblioteca si sarebbero potute aprire problemi legali per l'Amministrazione e, anche, per tutti i Consiglieri che avevano votato positivamente l'atto in discussione.

Sottolineando che quanto accaduto è grave, confidiamo che il Presidente del Consiglio Luciano Taddeucci, che in più di una volta ha sottolineato di voler essere quella figura di garanzia e di tutela dell'Istituzione Consiglio Comunale, prenda pubblicamente una posizione in merito a quanto avvenuto per salvaguardare il valore e l'autonomia dell'Assemblea Elettiva.

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