venerdì 22 settembre 2017

Non giochiamo sul disagio.

Oramai alle ideologiche, superficiali e populiste uscite di Prima Montevarchi e dei suoi illustri componenti ci siamo abituati ma osservare come il Vicesindaco del Comune di Montevarchi, ricorrendo alla più trita demagogia,cerca, per esigenze di parte e per nascondere l’inadeguatezza dell’attuale Giunta, di distorcere la realtà delle cose per basso interesse di parte.

Sicuramente andremo controcorrente rispetto ai like che in merito ai vari comunicati sulle graduatorie per l’assegnazione di alloggi popolari sono stati apposti, ma crediamo sia opportuno stigmatizzare con forza un comportamento scorretto.

Interpretando alla lettera le dichiarazione del Vicesindaco e di Prima Montevarchi, vengono spontanee queste due riflessioni: o negli anni precedenti non sono state rispettate le leggi (e ci sono le condizioni per aprire un indagine se è questo quello che credono) , o molti più italiani vivono ai limiti dell'indigenza. In nessuno dei casi vediamo motivo di soddisfazione. Con molta disinvoltura il Vicesindaco nel miope tentativo di delegittimare una parte politica (e lo dice uno che anche su certi temi nel recente passato ha posto non poche critiche) discredita gli stessi uffici e gli stessi tecnici che operano all'interno dell’Ente e che hanno seguito i procedimenti amministrativi precedenti ed attuali.

Il vicesindaco Tassi rivendica nei fatti il “risultato”, ascrivendolo agli indirizzi forniti dalla giunta; sarebbe stato più onesto e responsabile, invece, se avesse collocato le differenze ottenute, rispetto alle graduatorie del 2013 (consistenti in una inversione delle percentuali a favore di cittadini italiani quantificate in un passaggio dal 45% al 70%), al nuovo contesto normativo.

Sembra evidente che l’assessore non si è ben documentato al riguardo e non conosca bene né la Legge Regione Toscana n. 41 del 31/03/2015, in materia diassegnazione, gestione, e determinazione del canone di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, né in particolar modo il Regolamento del LODE di Arezzo - approvato con delibere del 13 gennaio e 31 maggio del 2016 – rispetto al quale il Comune si è rifatto in modo pedissequo per la stesura dell’ultimo bando. Anzi, pare che non abbia neanche letto gli stessi atti che ha approvato al riguardo.

Contrariamente a quanto sostenuto dal Vicesindaco, da Prima Montevarchi e dai soliti ultras, è la normativa sovraordinata e non le scelte del Comune di Montevarchi che hanno determinato gli esiti della nuova graduatoria.

Invece di lanciare dubbi sul passato e attribuirsi falsi cambiamenti, crediamo che sarebbe stato più serio ed opportuno evitare demagogie che non fanno altro che esasperare e dividere i cittadini. Capisco che per una parte non è possibile enunciare che la Regione Toscana ha fatto delle scelte positive, ma continuare ad alimentare dicerie e conflittualità è censurabile.

Viste le frasi pronunciate dal Vicesindaco credo sia opportuno che la sindaco Silvia Chiassai Martini chiarisca al prossimo Consiglio Comunale e per favorire tale chiarimento effettueremo specifiche azioni politiche.

A proposito di alloggi popolari mi preme invitare il Vicesindaco con delega al sociale ad adoperarsi affinché i 24 alloggi già realizzati a Levanella possano essere assegnati senza ulteriori costi per l’Ente e, magari, faccia in modo che la strada che agli stessi conduce sia realizzata, visto che è compito del Comune.

Il Gruppo Consiliare

Fabio Camiciottoli

Paolo Antonio Ricci

venerdì 15 settembre 2017

Avanti con la solita storia!!! Ennesima testimonianza di un sindaco non all’altezza


La Chiassai Martini non contenta della brutta figura fatta in occasione degli episodi alluvionali di domenica scorsa continua a dimostrare, dimenticando alcuni passaggi fondamentali,  di non essere all’altezza del ruolo di Sindaco. Ne vogliamo elencare, di seguito,  alcuni: 1.      Il Sindaco in merito alla questione “bugie” è bene chiarisca in modo chiaro ed inequivocabile.
2.      Le competenze del Consorzio e del Comune sono stabilite dalla legge.
3.      Il programma degli interventi è stato concordato tra il Sindaco e il Consorzio stesso ed evidentemente non era stato previsto nessun intervento urgente sul fosso reale, che indubbiamente non era stato ritenuto dall’amministrazione Chiassai una emergenza.
4.      E’ di tutta evidenza comunque che la manutenzione delle scuole, degli impianti di sollevamento dell’acqua dei sottopassaggi e delle fossette stradali è certamente di competenza del Comune.
5.      La Chiassai Martini è Sindaco di Montevarchi da oltre un anno, aveva tutto il tempo di intervenire sulle criticità note, ed alcune erano veramente note a tutti. L’importante evidentemente sarebbe stato conoscerle, mentre la concertazione degli interventi con il Consorzio e le uscite di domenica dimostrano ben altro.
6.      Le competenze del Sindaco non sono quelle di attribuire la colpa agli altri ma quelle di affrontare e risolvere le questioni. Il Sindaco in carica non deve limitarsi a protestare ma deve usare gli strumenti opportuni per risolvere i problemi dei cittadini.
7.      Non riusciamo a capire dove ci possa portare questa strategia di continuo contrasto con tutti gli Enti sovraordinati, che sicuramente non fa gli interessi dei cittadini di Montevarchi. E’ di tutta evidenza che il peso e l’importanza di Montevarchi nel Valdarno è sempre minore, e l’isolamento della città è sempre maggiore.

La campagna elettorale è finita più di un anno fa. Parrebbe che la Sindaco ancora non se ne sia accorta. Siamo sinceramente dispiaciuti per gli stivali nuovi “inzaccherati”, ma la invitiamo a smettere di farsi propaganda e affrontare per risolvere con competenza i problemi della città.

Gruppo Consiliare Avanti Montevarchi
Paolo Antonio Ricci
Fabio Camiciottoli


Così non va! Attendiamo chiarezza….

Puntuali come le tasse sono arrivate le reazioni alle sconclusionate note della sindaca rispetto alle responsabilità (eventuali) di qualche evento che, domenica, ha coinvolto alcune parti del territorio cittadino.

Oramai, purtroppo, siamo abituati alle solite uscite del sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini che di fronte a criticità e difficoltà invece di fare un’analisi di coscienza sui compiti e sulle funzioni che l’Amministrazione cittadina dovrebbe avere, dispensa responsabilità a destra e a manca nel bieco tentativo di spostare l’attenzione. Quello che è avvenuto ieri è, in tutti i sensi, veramente brutto, triste e per certi versi molto preoccupante perché la Sindaco di Montevarchi (nonché consigliere provinciale), che in materia di Protezione Civile dovrebbe essere il primo soggetto in campo, non sembra conoscere né il funzionamento dei diversi organismi né come sono ripartite le competenze.

Di fronte ad ogni situazione reagisce ormai allo stesso modo. Addita responsabilità a casaccio nel tentativo puerile di allontanarle da sè e dalla sua dilettantesca giunta la sempre più evidente inadeguatezza.

Non voglio essere né il difensore della Provincia di Arezzo né tanto meno del Consorzio di Bonifica, ma se le affermazioni dell’Ente Gestore della bonifica corrispondono al vero - e al momento non ci sono elementi per non crederlo - le responsabilità di quanto accaduto sono tutte in capo all'Amministrazione Comunale che non ha pulito bene le fossette stradali o non ha messo in moto quell'attività di prevenzione che dopo quest’estate calda e siccitosa necessitava.

Se le fossette stradali o le grondaie e le fognature non erano pulite (come nel caso di Rendola) oppure le pompe di sollevamento sotto gli attraversamenti non funzionano è il Sindaco che deve fare mea culpa e spiegare bene. Visto che ci risulta che gli operai del Comune sono stati impiegati per scopi diversi da quelli di manutenzione, quali azioni amministrative sono state compiute in questi mesi per garantire livelli di manutenzione efficace?

Auspichiamo che al prossimo Consiglio Comunale il Sindaco con delega ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica illustri quali interventi di manutenzione al reticolo secondario avevano concertato con il Consorzio di Bonifica, se gli stessi sono stati compiuti e quali attività di vigilanza hanno messo in atto (cosa che oramai chiediamo da tempo) per verificare che le risorse prelevate con il tributo consortile siano realmente spese per interventi a favore dei nostri concittadini. Prima di lanciare gravi accuse che alimentano le tensioni e la sfiducia sarebbe utile che spiegasse anche chi, al momento, è il soggetto che ha in carico e deve vigilare sulla cassa volano realizzata da Prada con le opere di urbanizzazione sul pip di Levanella. Se non leggiamo male le carte crediamo che quell'opera doveva gestirla il Comune e non soggetti terzi.

In merito al rischio idraulico, dall'attuale amministrazione Comunale, vorremmo capire perché in questo anno non ha portato avanti né i progetti di messa in sicurezza del bacino del Dogana né quello degli argini del Torrente Ambra a Levane che la Provincia di Arezzo gli ha trasmesso oramai da tempo.

Infine vogliamo consigliare al Sindaco Chiassai Martini di riflettere su quanto ha asserito perché ne va,  anche nei confronti di aziende che costantemente investono per sviluppare il nostro territorio, della credibilità del Comune di Montevarchi più che della sua.

Così non va! Attendiamo chiarezza…...

Fabio Camiciottoli
Consigliere Comunale

martedì 5 settembre 2017

Terranuova al comando, Chiassai sullo strapuntino

Montevarchi fuori dalla presidenza della Conferenza dei sindaci
Ancora ignorata la regola di buon senso della legge sul comune più popoloso

Apprendiamo dai mezzi d'informazione che, da oggi, il sindaco di Terranuova è il nuovo presidente della Conferenza dei sindaci del Valdarno. E apprendiamo anche che Chiassai sarà la vicepresidente restaurando un incarico che, negli ultimi anni non aveva avuto interprete. Dopo aver condotto la campagna elettorale dichiarando a destra e manca che avrebbe rivendicato a Montevarchi il ruolo di guida della Conferenza, Chiassai si accomoda su uno strapuntino che non ha né peso né visibilità. Eppure, quale comune più grande del Valdarno e dopo tanti anni di presidenze altrui, Montevarchi doveva pretendere di tornare ad essere il capofila del territorio. Ormai abbiamo chiaro che Chiassai non ha né le competenze né lo spessore politico per far valere il peso della nostra città. Nello specifico poi, tutto considerato, mostra una subalternità nei confronti del governo della città di oltrarno che è una vera e propria novità storica. E questo proprio nel momento nel quale l'amministrazione montevarchina dovrebbe riflettere seriamente sulla utilità dei rapporti e de servizi congiunti rimasti con Terranuova. Secondo noi, il rendiconto non è positivo e ne faremo oggetto di un dibattito pubblico. Facciamo comunque al nuovo Presidente della Conferenza dei sindaci i nostri migliori auguri di buon lavoro, sperando che abbia la statura necessaria per rappresentare tutto il territorio prima di tutto nella difesa della sanità valdarnese.

In evidenza:

Amministrative 2021: Al lavoro per la Montevarchi del futuro

Rinviate  all’autunno  le  elezioni  amministrative  è  comunque  l’ora,  a  Montevarchi,  di  valutare l'operato  della Giunta Chiassai...