mercoledì 25 settembre 2013

AFM spa un cambio di passo inevitabile

Mozione presentata per il prossimo consiglio comunale del 30 settembre 2013

Premesso
che l'A.F. Montevarchi è una società a intero capitale pubblico partecipata al 99% dal comune di Montevarchi e dal 1% dal comune di Terranuova Bracciolini, che negli ultimi anni ha registrato una perdita d’esercizio di euro 211.145,00 nel 2010 e di euro 162.923,00 nel 2011.

che nella seduta del 29 febbraio 2012 il Consiglio Comunale di Montevarchi ha deliberato, a seguito di una mozione presentata dal Gruppo Democratici e Progressisti, di impegnare il CDA dell’A.F. Montevarchi a redigere un piano di azioni finalizzate al prospettato pareggio di bilancio entro il 2012.

che il sindaco del Comune di Montevarchi, in un’intervista pubblicata il 27 novembre 2012 aveva dichiarato che “il Consiglio di Amministrazione ha presentato i risultati finanziari al 30 settembre: il trend di miglioramento è pari ad almeno 100 mila euro. E l'obiettivo è di arrivare al pareggio di bilancio entro la fine dell'anno: il terzo anno di passivo consecutivo, infatti, porterebbe alla messa in vendita di quote azionarie anche ai privati”.

Rilevato che
a differenza di quanto dichiarato pubblicamente dal Sindaco non si è registrato il pareggio di bilancio in quanto anche nell’esercizio 2012 si sono registrate importanti perdite quantificate in euro 95.459,00.

che il CDA, in carica dal maggio 2011, purtroppo, dopo tanti impegni e rassicurazioni, non è riuscito a raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio richiesto dal Sindaco e dal Consiglio Comunale.

Ricordato inoltre
che il CDA nel proprio mandato ha compiuto scelte ondivaghe, quale ad esempio il mancato rinnovo dei contratti a termine con successive assunzioni di personale a tempo determinato (tramite concorsi che hanno fatto molto discutere anche all’interno del Consiglio), che testimoniano la poca capacità amministrativa e gestionale.

Considerato 
che le  attuali criticità economiche sono da imputare principalmente a scelte di sviluppo aziendale (quali ad esempio il leasing per l’acquisto del nuovo stabile e l’apertura del punto vendita di La Penna), alla mancata vendita dell’immobile ex-Albergo Vapore che il Comune intendeva acquisire, e dell’oneroso contratto di servizio che il socio (comune stesso) ha imposto all’azienda.

Rilevato
che il Consiglio Comunale nel 2012 pur avendo constato le difficoltà economiche della società non ha dato mandato al sindaco né a rivedere l’oneroso contratto di servizio né a vendere l’immobile (ex-Albergo Vapore) di proprietà della A.F. Montevarchi destinato all’attuazione del progetto PIUSS.

Ritenuto 
che il canone di servizio applicato dal Comune nei confronti dell'A.F. Montevarchi è al contempo poco in linea con la normativa attuale e formalmente sbagliato perché l'individuazione del valore è legato al fatturato e non agli utili ottenuti dalla Società.


Appurato
dalla lettura delle missive inviate dai dipendenti dell’azienda in data 14 giugno 2013 e dal presidente provinciale della UILTuCS (27 giugno 2013) che si è instaurato, tra il presidente del CDA e i lavoratori, un alto livello di conflittualità che non favorisce né la crescita dell'azienda né un maggior grado di efficienza.

Appreso
dalle dichiarazioni della UILTuCS, non smentite né dal CdA della AFM spa né dall’amministrazione comunale, che vi siano stati importanti aumenti delle consulenze esterne (400%) che risultano essere poco confacenti con il bilancio attuale. Tali elementi inequivocabilmente testimoniano la poca efficienza e qualità del CdA.

Preso atto
che il Sindaco ha permesso al CDA, a differenza di quanto deliberato dal consiglio comunale, di attuare una ristrutturazione aziendale che prevede tra l’altro dei licenziamenti senza una preventiva discussione in Consiglio Comunale.

delle dichiarazioni della CGIL che ha chiamato l'Amministrazione ad una forte assunzione di responsabilità.

che il Sindaco e il Presidente del Consiglio pur essendosi, all’interno della capigruppo, resi disponibili ad inserire uno specifico punto all’O.d.G del Consiglio Comunale per discutere della ristrutturazione in atto nella farmacia non hanno ottemperato a quanto concertato

Tutto ciò premesso, constatato il Consiglio Comunale


IMPEGNA IL SINDACO  ANCHE NELLA SUA QUALITA’ DI SOCIO DELL’AZIENDA FARMACEUTICA S.p.A DI MONTEVARCHI



  1. A revocare il CDA e ad individuare un amministratore unico, di comprovata esperienza sia manageriale che gestionale, che abbia un preciso mandato ad elaborare entro sessanta giorni un articolato piano di azioni per raggiungere il pareggio di bilancio da presentare all’attenzione del Consiglio Comunale.
  2. A perseguire la sostituzione del collegio dei revisori con un revisore unico.
  3. A rivedere il contratto di servizio in essere al fine di poter incentivare sia il pareggio di bilancio che un'analisi sulla sua applicabilità.
  4. A sospendere ogni azioni di ristrutturazione aziendale intrapresa dall’attuale CdA.
Il Gruppo Consiliare

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