venerdì 16 novembre 2018

Montevarchi Reality Show _ Episodio 1

Come gestire la vicenda Impero con una logica da reality show non sia una buona cosa cerchiamo di spiegarlo, in dettaglio, in questo post. La saga, al momento, è un susseguirsi di dilettantismo, improvvisazione e tanti problemi creati e non risolti.

Prima puntata: l’ex Impero.

CHIASSAI MARTINI: Due anni e mezzo di reality show.
Dilettantismo, improvvisazione e tanti problemi creati e non risolti
Non siamo al governo della città da 8 anni, siamo stati critici sulle scelte urbanistiche degli ultimi anni e anche sulle modalità di attuazione del PIUSS e sconsigliammo, a suo tempo, l’attuale proprietà ad acquisire l’Ex Impero per una operazione di perequazione che ci lasciava molti dubbi. Speriamo dunque che Chiassai Martini ci riconosca almeno un diritto di parola senza mandarci subito in castigo e scatenare la canea dei conigli da tastiera che sproloquiano sui social o nei commenti ai giornali online. Abbiamo anche giudicato positivamente l’ annuncio fatto dalla sindaca di voler risolvere il problema dell’amianto sull’immobile, ma vorremmo che la smettesse di raccontare le cose come le è più conveniente e buttarla in confusione per coprire le sue scarse capacità di amministrare. Ci piacerebbe che qualche volta rispondesse puntualmente su alcuni punti.
Primo punto. Le lastre d’amianto sull’Ex Impero ci sono da sempre ma , secondo foto aeree che se Chiassai Martini vuole le forniamo, fino al 2016 formavano una copertura integra. Dopo si è aperto un buco e le lastre hanno iniziato a “ballare” e a diventare massimamente pericolose per la salute pubblica. Il problema del tetto di amianto, dunque, è esploso durante la sua gestione. Le questioni precedenti hanno poca attinenza con questo.
Secondo punto. Una volta che l’ASL ne ha segnalata la pericolosità e la sindaca ha emesso un’ordinanza non rispettata dalla proprietà, l’Amministrazione era tenuta ad intervenire rapidamente e non aspettare un anno per “iniziare l’iter” di bonifica. La giustificazione di “aspettare la pronuncia del TAR” è senza capo né coda e priva di senso.
Terzo punto. Nessuna perizia di parte può sconfessare il parere ufficiale dell’ASL che non ci risulta mutato dal novembre 2017. Comunque se la sindaca ha la certezza che non ci siano problemi per la salute dei cittadini perché intende spendere 200.000 euro dei contribuenti? Perché invece non chiede all’ASL e all’ARPAT di certificare la non pericolosità e ritira l’ordinanza? Nonostante che abbia pagato ben due rilevazioni, a nostro avviso poco o per nulla significative, è in realtà in grave difficoltà perché ha gestito la vicenda con una logica da reality show.
Speriamo che l’annuncio dell’intervento si trasformi in realtà in breve tempo. Resta aperto il tema dell’acquisizione dell’immobile che, secondo la stessa Chiassai Martini, doveva essere immesso nelle
proprietà comunali. Ricordiamo (e se vuole lo ripubblichiamo) un suo spot elettorale girato di fronte all’Ex Impero. Rilanceremo la cultura a Montevarchi, faremo una Fondazione, recupereremo spazi culturali declinava la candidata. Bene, dopo due anni e mezzo nei quali la Fondazione non si è vista, le attività culturali si svolgono nei contenitori che altri, in passato, hanno recuperato e organizzato (Ginestra, Cassero, Musei) non sarebbe l’ora che Chiassai Martini facesse qualcosa di suo? Qualcosa per la quale possa essere ricordata in futuro e che chi le succederà possa inaugurare? Per adesso si è, incredibilmente, “limitata” a togliere l’intervento dal programma triennale delle opere pubbliche … non c’è che dire: un bel viatico che la dice lunga sulla volontà di tener fede agli impegni elettorali e su quella di rivitalizzare il centro storico!

….continua….


AVANTI MONTEVARCHI si struttura

Da lista elettorale a movimento organizzato

Varato un coordinamento. Stefano Magi coordinatore

Da lista elettorale , presente all’ultima tornata amministrativa, a movimento organizzato per radicare la propria presenza nel territorio e consolidare il consenso ricevuto da parte dei cittadini. AVANTI MONTEVARCHI, presente in Consiglio comunale con un proprio, autonomo, gruppo, ha varato un coordinamento cittadino che porterà, entro pochi mesi, alla costituzione di una associazione per rilanciare e dare continuità alla propria attività politica e amministrativa.
Obbiettivo primario incalzare l’amministrazione di Palazzo Varchi che, alla metà del suo mandato, ha mostrato chiaramente di non avere né una visione dello sviluppo della città né una operatività all’altezza delle necessità. Mancanza di operatività messa in evidenza in vicende quali quella dello Stadio, della Capannina sull’Arno, della promozione del territorio solo per citare i casi più evidenti . Una amministrazione, quella guidata da Silvia Chiassai Martini, che ha fatto poco o nulla di quello che aveva promesso in campagna elettorale con la città che si presenta sempre più sporca e trasandata, con il centro storico sempre più abbandonato e senza programmazione del futuro.
Sui deludenti risultati del governo cittadino il coordinamento di AVANTI MONTEVARCHI assumerà iniziative di informazione e comunicazione verso i cittadini che, peraltro, mostrano già di aver percepita l’incapacità dell’amministrazione Chiassai di proporsi fuori dai selfie e delle frasi ad effetto.
Il coordinamento è formato da Piero Grazzi, Daniele Polloni, Antonio Perferi, Stefano Magi, Laura Verdi, Vincenzo Caciulli e Guido Potenza. Sarà Stefano Magi il coordinatore. Ai lavori dell’ organismo, per coordinare le azioni a intraprendere, parteciperanno i consiglieri comunali, componenti del gruppo AVANTI MONTEVARCHI, Fabio Camiciottoli e Paolo Ricci.

martedì 6 novembre 2018

Bonifica ex Cinema Teatro Impero. Finalmente, era l'ora, speriamo che non sia troppo tardi e che si realizzi in tempi brevi

Tanto tonò che piobbe … dicevano i nostri vecchi e il vecchio adagio ben si adatta all’odierna uscita del Sindaco di Montevarchi sulla situazione dell’ex Impero.
Oggi apprendiamo che sarà l’Amministrazione Comunale ad effettuare la bonifica del tetto dell'ex Teatro e, anche se in modo tardivo e dopo aver chiesto con insistenza un celere intervento, non possiamo che accogliere con favore la volontà dell’Amministrazione di affrontare la questione e di mettere in sicurezza l’area. Oggi la Sindaco cerca in maniera volpina di addebitare l’inerzia ai tempi occorsi al Tar per esaminare e respingere  l’istanza di sospensione cautelare avanzata dalla proprietà, ma si guarda bene dal dire che nel giugno di quest’anno alcuni dei residenti in adiacenza alla struttura avevano presentato alla Procura della Repubblica ed al prefetto esposti denuncia chiedendo che la situazione fosse risolta. Inoltre rimaniamo consapevoli che le giustificazioni addotte a suo tempo in Consiglio Comunale sulla non pericolosità non si basavano su fondamenti solidi ed è evidente del perché la situazione è tornata dall’attualità e si comprende l’uscita pubblica: la perdurante inerzia avrebbe costituito una vera e propria omissione con tutte le conseguenze del caso.

Come Avanti Montevarchi speriamo che non si tratti di mero annuncio in quanto alla data odierna non risulta in atti alcunché e per questo ci attendiamo di vedere sollecitamente il progetto dell’intervento redatto , approvato e finanziato … Da parte nostra, come stiamo sostenendo da un anno, siamo pronti a supportare l’Amministrazione ed è per questo che invitiamo la Sindaca a portare al prossimo Consiglio Comunale i necessari atti e progetti per approvare gli atti Consiliari necessari affinché venga intrapresa e compiuta quanto prima la bonifica.

         Crediamo inoltre che intorno all’acquisizione del bene al patrimonio del Comune e alla ristrutturazione occorra fare chiarezza perché riteniamo che occorra sia  procedere all’immissione in possesso della struttura dell’ex Teatro Impero così come previsto negli accordi e nei progetti approvati dall’Amministrazione comunale sia aprire un confronto serio sul futuro di quell’immobile che può rappresentare uno strumento per valorizzare il nostro Centro Storico.

sabato 6 ottobre 2018

Dirigenti a chiamata per salvare la barca che affonda

Cosa si nasconde sotto la modifica dello Statuto Comunale

Dirigenti a chiamata per salvare la barca che affonda

Ormai palese l’incompetenza e la scarsa operatività di Chiassai e della sua giunta

Che lo Statuto  del Comune sia da adeguare in tutte le sue parti lo sappiamo così bene che l’avevamo previsto nel nostro programma di governo. Che lo si adegui  in una piccola parte e solo quando si è mossi da un interesse particolare è segno di incompetenza e furbizia un tanto al chilo. Che, poi,  lo si adegui con procedure d’urgenza e a colpi di maggioranza è dimostrazione di arroganza. Lo Statuto è una sorta di Costituzione del Comune e come tale avrebbe bisogno di essere cambiato con la massima condivisione. Capiamo che, probabilmente, nella formazione del Presidente del Consiglio parole come condivisione, Costituzione, rispetto delle minoranze e dignità del ruolo del Consiglio comunale non abbiamo trovato grande spazio. Non ci meravigliamo se è supino ai voleri della sua capa. Ci meravigliamo invece delle parole del capogruppo di Forza Italia al quale suggeriamo di snebbiarsi la vista e di chiedere ai suoi predecessori cosa avrebbero fatto se, in passato, qualsiasi altra giunta avesse avanzato proposte come quella di Chiassai con procedura d’urgenza. Le urla si sarebbero sentite da Arezzo e poi comunicati e manifesti e via cantando. Una modifica promossa peraltro per ovviare agli effetti della scelta di revocare il bando in pubblicazione per l'individuazione dei professionisti a cui attribuire la redazione del nuovo strumento e rispetto al quale l'Ordine dei Geologi ha inviato una propria diffida per errato calcolo dei corrispettivi. La realtà è che la sindaca non riesce a governare. Si è tenuta deleghe pesanti (urbanistica) ma non è in grado di esercitarle. Ed ecco la pensata! Mi piglio un dirigente fiduciario e spero che questi mi risolva i problemi. Naturalmente spendendo così ulteriori soldi pubblici senza che ce ne fosse la necessità. Speriamo almeno che questo nuovo dirigente sia in grado di portare risultati. Se ricalcherà le orme del precedente incarico fiduciario, quello che doveva intercettare i finanziamenti europei e non ha portato dopo due anni e mezzo un solo euro, sarà l’ennesima stecca di un governo che ormai fa acqua da tutte le parti. Una giunta inesistente – si pensi solo all’assessore all’innovazione che ad oggi l’unica cosa che ha fatto è quella di insediare la Commissione Pari Opportunità – per una sindaca incompetente ed ondivagante.  A metà mandato è ormai palese che l’amministrazione Chiassai ha fallito e possiamo solo sperare che non faccia troppi danni da qui alla fine.

Il Coordinamento Cittadino                                                                                              

Il Gruppo Consiliare Comunale       

martedì 10 luglio 2018

BASTA POLEMICHE, PASSIAMO AI FATTI.


Raccogliamo volentieri l’esortazione del consigliere regionale della Lega (Nord, per Salvini, Noi per Salvini) Casucci che invita a superare le polemiche, a collaborare e passare ai fatti.
Primo fatto: Esiste da tempo un accordo di programma tra Regione, Provincia e Comune per realizzare le casse di espansione di Scrafana, del Pestello e il ponte sul Dogana. Il Comune metta i soldi che gli spettano (complessivamente meno di quelli che mettono Regione e Provincia), finisca le progettazioni e dia inizio ai lavori. Per la cronaca, quegli interventi servono a evitare che il Pestello e il Centro storico vadano a mollo come qualche volta è successo.
Secondo fatto: La cassa di espansione di Valdilago, utilissima per mettere in sicurezza l’abitato e le nuove edificazioni di Levanella (altrimenti non collaudabili e non agibili) era un’opera pubblica posta dalla programmazione urbanistica a carico dei lottizzanti.  In tante parti di Montevarchi i privati lottizzanti hanno dovuto realizzare opere pubbliche.  Ora si è cambiato idea e la Giunta Chiassai vuole realizzarla con la mano pubblica.  Perché? Soprattutto vuole realizzarla con i soldi di Regione Toscana che, a oggi, non pare intenzionata né, peraltro, è obbligata a darli perché è opera fuori dalla programmazione. Perché la Giunta Chiassai non chiama i privati a fare ciò che devono e si sono impegnati a fare?
Noi siamo disposti a votare a favore della realizzazione delle opere previste dall’accordo di programma e ad appoggiare l’amministrazione in una azione che porti a realizzare Valdilago secondo regole e non secondo improvvisazioni.
Speriamo, ora, di aver ulteriormente chiarito la situazione al consigliere Casucci al quale, se vuole, carte amministrative e geografiche alla mano possiamo ulteriormente fornire dettagli. Speriamo anche, visto il clima di collaborazione che c’è richiesto, che finisca la litania del “basta polemiche” che somiglia tanto ad Antani …. celebre filastrocca di “Amici miei”.  Stia sicuro consigliere che anche noi vogliamo i fatti. Dopo due anni qualcuno, anche per sbaglio, servirebbe!  
Il Gruppo Consiliare
Paolo Antonio Ricci
Fabio Camiciottoli

Nota inviata a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Consigliere Regionale Casucci li giorno 09 luglio in cui ci invitava a mettere da parte le polemiche per passare ai fatti.

sabato 7 luglio 2018

MANCATA CONOSCENZA E CASSE D'ESPANSIONE.


Il consigliere regionale della Lega Marco Casucci, in un comunicato di queste ore, si allinea alla poca conoscenza e competenza dimostrata dalla Giunta Chiassai in merito alle vicende delle casse d’espansione a Montevarchi. Per evitare che faccia altri errori è giusto ricordagli alcune cose.
La prima: L’accordo di programma che cita riguardava le casse d’espansione di Scrafana e del Pestello oltre il ponte sul Dogana. Provincia e Regione hanno stanziato le somme di loro competenza. Il Comune, ad oggi, non ancora. La progettazione peraltro ci sembra la tela di Penelope.
La seconda: La realizzazione della cassa di Valdilago era prevista a carico dei privati. La giunta Chiassai ha deciso invece che dovesse realizzarla il Comune. Potremmo anche essere d’accordo su questo ma se si intendeva farla pagare a Regione Toscana bisognava accertarne preliminarmente la disponibilità.
La terza: Se il consigliere Casucci segue un po’ le vicende cittadine avrà capito che la “grave emergenza” sulla Scuola di Levanella non è stata dichiarata dai tecnici ma dalle decisioni improvvide di Chiassai. Se vuole possiamo fornirgli noi tutta la documentazione.
In conclusione. Siamo felici che il consigliere regionale della Lega si occupi del nostro territorio e saremmo ancora più felici se lo facesse con informazioni più precise e con un  attento esame delle questioni.

Il Gruppo Consiliare
Paolo Antonio Ricci 
Fabio Camiciottoli

venerdì 6 luglio 2018

DUE ANNI DI ANNUNCI E SELFIE ( tanto fumo e poco arrosto )

Se gli annunci e i selfie (meglio con la fascia a tracolla) risolvessero i problemi Montevarchi farebbe invidia alla Svizzera. Così non è e, dunque, i due anni di governo di Silvia Chiassai e della sua impalpabile giunta si sono caratterizzati per il nulla assoluto. Questo, in sostanza, il giudizio espresso dall’assemblea del movimento Avanti Montevarchi tenutasi il 4 luglio 2018.
Dall’analisi delle azioni amministrative di Palazzo Varchi emerge con chiarezza che ben poco di quanto promesso in campagna elettorale è stato realizzato o anche solo abbozzato.
Non il contrasto deciso al degrado urbano e al declino del centro storico, non un piano vero di opere pubbliche né di manutenzioni. Interventi sporadici e senza un’idea precisa con alcune perle quali il mancato recupero dell’Auditorium che rimane un patrimonio del Comune chiuso e inutilizzabile.
Se è vero che l’amministrazione precedente non si era neanche accorta del problema questa continua a non farci caso e ricorre, per le iniziative, a spazi privati. Aspettavamo con ansia – dopo l’ennesimo annuncio – che fosse restituita alla fruizione collettiva l’area della colonia ma anche per quest’anno sarà pronta (forse) l’anno prossimo.
Così come aspettavamo l’area per la sgambatura dei cani che per il momento è oggetto di causa per, sembra, errata localizzazione da parte del Comune. Il cinema teatro Impero doveva, secondo quanto promesso in campagna elettorale, essere riportato a nuova vita invece è ancora lì con la copertura in amianto sempre più pericolosa e con ordinanze disattese. Nessuna negoziazione seria con le aziende del gas, dell’acqua e dei rifiuti con Montevarchi sempre più sporca. Niente Fondazione della cultura e programmazione di qualità cosi così. Il confronto con altri comuni del territorio è imbarazzante.
In compenso si sono portate avanti varianti urbanistiche particolari con processi amministravi di dubbia solidità o come la ex Tabaccaia dove per la prima volta si concede il beneficio di effettuare minori opere e di far risparmiare il privato. Scelte che sono state effettuate evitando di attivare concretamente la procedura per il nuovo strumento urbanistico che avrebbe dato l’opportunità sia di ri-disegnare lo sviluppo della città che di scrivere nuove regole regole che dessero più opportunità agli operatori.
Infine le operazioni improvvisate quali la vendita dei Giardini Spinelli per una nuova colata di cemento, la chiusura immotivata della scuola elementare di Levanella. l’elenco potrebbe essere ancora lungo.
A partire da settembre Avanti Montevarchi darà puntualmente conto ai cittadini di tutte le azioni amministrative della Giunta Chiassai sperando che “annuncite” e selfie non continuino ad essere l’unica attività nella quale si distingue.

Il Coordinamento Cittadino

mercoledì 27 giugno 2018

SCUOLA ELEMENTARE DI LEVANELLA.

    Dunque il patron di Prada si intenerisce e, su richiesta delle famiglie e del Comune, concede spazi nella sede di Poggilupi per attrezzarci la scuola elementare di Levanella. Per la prima volta, dopo oltre venti anni dall'insediamento, Prada si interessa alle comunità locali. E questo ci pare positivo.
    Tutto il resto è quanto meno grottesco. Invece di pretendere soluzioni dal Comune al quale pagano le tasse le famiglie scrivono una "supplica" a Bertelli. Supplica che la sindaca (così si legge sulla stampa) si premunisce d'inoltrare immediatamente al "monarca". Poi, toccherà a lei organizzare il trasporto scolastico e i servizi per portare i bambini nei locali di Prada nel territorio di Terranuova, di fronte al casello autostradale.
    Una location (come dicono gli anglofoni) comoda e, come sanno tutti, facilmente raggiungibile in alcune ore del giorno. Eppure sarebbero bastate poche migliaia di euro per rende agibile e sicura la scuola esistente. 
    Il tutto appare grottesco appunto e incomprensibile. Ed anche avvilente per Montevarchi che una volta attraeva studenti dai comuni limitrofi. Ora li esporta. Già ma è tutta #unaltrastoria.
    Non ci resta che piangere.



Il Coordinamento Cittadino

sabato 9 giugno 2018

Installazione limitatori di velocità su via Marconi e via Aretina

Fabio Camiciottoli dichiara: " Per quanto riguarda via Marconi e via Aretina in più di un'occasione abbiamo sostenuto la necessità di definire un progetto di medio respiro su cui impegnare l'Amministrazione perché su tale tratto di strada continuano ad esservi forti criticità. Oramai si registrano molti incidenti e riteniamo che occorra il più velocemente possibile mettere in atto più azioni affinché venga, specialmente in certe ore, limitata la velocità di transito. In questo ultimo anno sono state poste ben 3 interrogazioni e purtroppo dopo tanti annunci ancora non si è mosso nulla. Apprendiamo che l'Amministrazione avrebbe intenzione di realizzare delle isole pedonali anziché passaggi pedonali rialzati che potevano garantire maggiori effetti in termini di abbassamento della velocità ed è per questo che abbiamo presentato questa mozione per partendo da quello che vuole realizzare l'Amministrazione tende ad aumentare i livelli di sicurezza ".

Segue la mozione presentata.

PREMESSO CHE la viabilità di via Marconi e via Aretina presentano criticità crescenti dovute ai volumi di traffico, alla dimensione della carreggiata e all’assenza di adeguati spazi per la circolazione dei pedoni e delle biciclette.

CONSIDERATO CHE questo gruppo consiliare in più di un’occasione ha sollecitato il Sindaco ad intervenire sulla sicurezza della via Marconi proponendo, anche, soluzioni specifiche che al momento purtroppo non sono state attuate da parte dell’Amministrazione Comunale.  In particolare veniva ravvisata la necessità di realizzare in tempi rapidi: idonei passaggi pedonali rialzati ed opportunamente illuminati, il  rifacimento di idonei marciapiedi ed ulteriori parcheggi.

CONSIDERATO INOLTRE CHE questa Amministrazione ha ritenuto di realizzare delle isole pedonali anziché passaggi pedonali rialzati che potevano garantire maggiori effetti in termini di abbassamento della velocità.

RITENUTO, di contro, necessario ed urgente attivare ulteriori accorgimenti tecnici che facilitino la sicurezza della via Marconi e di via Aretina.

Tutto cio premesso

IL CONSIGLIO COMUNALE DI MONTEVARCHI

Ritiene che occorra mettere in atto specifiche azioni affinché, lungo la ex Strada Statale, possano essere individuate soluzioni che permettano un sostanziale abbattimento della velocità dei veicoli che vi transitano e siano attuate opere atte a migliore la sicurezza.

IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE

A fornire specifici indirizzi agli uffici affinché, insieme alle isole pedonali preannunciate in Consiglio Comunale,  siano messe in opera delle soluzioni atte a limitare la velocità di transito dei veicoli sulla ex Strada Statale installando opportuni rilevatori di velocità e sistemi d’illuminazione che garantiscano maggiore sicurezza la strada.

A proporre in tempi brevi un progetto al Consiglio Comunale con una contestuale variazione di bilancio per destinare le risorse necessarie al perseguimento di tale obiettivo.

A riferire prontamente in Consiglio sulle motivazioni e sulle scelte compiute.


Il Gruppo consiliare AVANTI MONTEVARCHI
Relatore : Fabio Camiciottoli
Capogruppo : Paolo Antonio Ricci

giovedì 31 maggio 2018

Scuola Elementare di Levanella. Più che accuse occorrono risposte puntuali e concrete per non inficiare anche l’autonomia dell’Istituto Comprensivo Francesco Mochi.

Dichiarazioni generali e generalistiche come quelle apparse su alcuni media e attribuite alla Sindaco che, rivolgendosi indistintamente alle minoranze, sono per noi, più che per lei, inaccettabili perché tendono a portare il dibattito ed il confronto su un piano diverso. Il solito tentativo che appena vi è un problema evita di assumersi quelle responsabilità che occorrerebbero.

Invece di additare al fatto che utilizziamo “informazioni false e fuorvianti, forse tirate fuori ad arte per instillare il dubbio e la paura nei genitori e nelle famiglie" il Sindaco e l’Assessore mettano a disposizioni di tutti lo studio completo e le analisi che nell’inverno scorso sono state consegnate e si evitino di far girare stralci di esso.

Dato che in tale relazione si confermano criticità già note dal 2013 e poi aggiornate nel 2016 la Sindaco e l’Assessore dovrebbero spiegare bene perché dopo la ricezione di quello studio in fase approvazione di Bilancio non hanno sentito l’obbligo di prevedere un capitolo specifico per la scuola di Levanella a cui attingere per effettuare i primi interventi richiesti ed, anziché aspettare sei mesi, affidare subito quell’incarico di redazione di un progetto di messa in sicurezza.

Un tempo lunghissimo e secondo noi poco giustificato tanto da apparire incomprensibile e per certi versi pericoloso per l’incolumità nonché deleterio per una possibile messa in opera d'invertenti sulla scuola prima dell’apertura del nuovo anno scolastico.

Pur ereditando una situazione complessa per la scuola elementare di Levanella occorre evidenziare che in questi due anni la Sindaco e l’Amministrazione non sono stati in grado di mettere in atto nessun tipo di politica attiva per affrontare la questione relativa a tale plesso ed hanno lasciato correre il tempo. Pur riconoscendo le difficoltà economiche in cui versano i Comuni non accettiamo più la solita giustificazione della mancanza di risorse economiche perché ad esempio a fine anno anziché prediligere la scuola di Levanella la Giunta ha preferito investire su comunicazione e siti internet. Per noi le priorità sono altre o per lo meno di fronte a criticità del genere occorrerebbe più consapevolezza con chiare assunzioni di responsabilità.

Non è un caso che chiediamo di conoscere le necessità di manutenzione dei beni pubblici e, purtroppo, non ci stupiamo di quanto accade perché anche l’attuale Amministrazione evita di legare le scelte di bilancio a quadri d’esigenze certe dimostrando e testimoniano la mancanza di un quadro esaustivo delle necessità di manutenzione sui beni pubblici.

Noi vogliamo tutelare la presenza di una scuola elementare a Levanella sia perché riteniamo sbagliato privare una realtà importante di Montevarchi di un servizio qualificato sia per evitare che si possano mettere le basi per una possibile messa in discussione dell’Istituto Comprensivo Francesco Mochi di Levane che, con tanta fatica e grazie alla lungimiranza di chi governava negli anni duemila, è stato istituito.

Una possibile defezione della scuola elementare di Levanella potrebbe avere ripercussioni negative sulla scuola media di Levane e sull’autonomia di tutto l’Istituto Mochi. Un rischio che non vogliamo in nessun modo correre.

Da questo punto di vista e anche in conseguenza delle mezze parole/affermazioni poi smentite, chiediamo che sulla scuola elementare di Levanella e sull’Istituto Comprensivo si avvii, invece di svolgere i soliti incontri tra pochi, un reale confronto pubblico.

Noi per salvaguardare il presidio di Levanella e la futura continuità didattica siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità e a supportare la Sindaco ma non siamo disposti ad accettare in alcun modo le solite tiritere e accuse del passato come strumento per evitare di affrontare i problemi sul tavolo. Occorrono risposte immediate.


La Sindaco, se vuole essere credibile e fugare ogni dubbio, venga al prossimo Consiglio Comunale prospettandoci delle soluzioni concrete e percorribili per riaprire a settembre la scuola e, al contempo, si avvii subito un percorso virtuoso progettando il nuovo plesso e acquisendo le aree a suo tempo individuate.

mercoledì 23 maggio 2018

SCUOLA DI LEVANELLA. OCCORRONO RISPOSTE CHIARE E TEMPESTIVE

La Sindaco dalle ordinanze facili e gli assessori dalle comunicazioni ondivaghe continuano a girare intorno al problema della scuola di Levanella sulla cui chiusura improvvisa, pur condividendo che occorra la massima cautela ed attenzione quando si tratta di incolumità pubblica, è necessario fare chiarezza e dare ai cittadini delle risposte concrete, fugando ogni dubbio.

Questo è lo stato dell’arte della vicenda:

1) Ad ottobre 2017 il Comune ha affidato ad una società d’ingegneria l’incarico di fare delle indagini sulla tenuta strutturale dell’edificio della scuola di Levanella.

2) Il 4 maggio 2018 , oltre 6 mesi dopo senza che sia stato fatto nulla nel frattempo, un tecnico comunale effettua un sopralluogo e, sostanzialmente, conferma le indicazioni di ottobre.

3) Il 16 maggio 2018 la Sindaco ordina la chiusura della scuola, per qualche giorno, per motivi di sicurezza.

4) Il 17 maggio 2018 la stessa società d’ingegneria, opportunamente sentita, conferma la situazione di ottobre e da indicazioni su come ovviare alle criticità strutturali con semplici accorgimenti tecnici e, di fatto, permettendo la conclusione dell’anno scolastico.

5) Lo stesso giorno in Consiglio Comunale la Sindaco fa una comunicazione in cui senza fare riferimento a quanto messo in evidenza ad ottobre, afferma che la scuola chiuderà per qualche giorno e che la settimana successiva sarebbe stato fatto un altro sopralluogo e si impegna a riferire puntualmente al Consiglio Comunale.

6) Contrariamente a quanto sopra la Sindaco, d’intesa con la dirigenza scolastica, ordina, invece, la sospensione di tutta l’attività didattica nel plesso di Levanella “dirottando” la medesima a Levane.

7) Il 18 maggio 2018 con l’ordinanza n.170 la Sindaco dispone la chiusura della scuola per tutto l’anno scolastico.

Di fronte a tutti questi atti ci domandiamo come mai da ottobre ad oggi non sia stato fatto niente e in fase di stesura del bilancio non sia stato programmato nulla. Inoltre non comprendiamo perché, una volta acquisiti referti tecnici che non evidenziano una situazione drammatica e danno indicazioni chiare e precise su come risolvere l’emergenza eventuale, la Sindaco emette un’ordinanza di chiusura per tutto l’anno scolastico.

Delle due l’una: o il problema è stato sottovalutato ad ottobre oppure, giocando sull’emotività del momento, ci troviamo di fronte ad improvvisati processi di razionalizzazione.

Se è evidente e condivisibile il principio di usare la massima cautela in un’evenienza come quella di cui si tratta è altrettanto evidente che la drastica misura adottata è tardiva e non trova riscontro negli atti tecnici prodotti.

In questo momento, con spirito costruttivo e senza polemica, ci interessa sapere cosa l’amministrazione intende fare da adesso in poi perché la scuola di Levanella non si può chiudere sine die e l’attività didattica deve potervi ricominciare regolarmente con l’inizio del prossimo anno scolastico 2018-2019”.

Per consentire ciò è necessario accelerare la redazione di un progetto con il quale si individui la soluzione tecnica per ripristinare il normale funzionamento della scuola a partire da settembre, all’occorrenza, utilizzando le risorse a disposizione dell’Amministrazione e sgombrando quanto prima il campo da dubbi su possibili volontà di chiusura del plesso che già, purtroppo, si sono manifestate anche nel recente passato.

E’ il momento di aprire un confronto pubblico sulle prospettive e sui progetti per il plesso scolastico di Levanella senza pregiudizi e senza assumere posizioni ondivaghe che non aiutano a fare chiarezza per i cittadini. Ce lo chiedono 70 famiglie, i residenti di Levanella ed i montevarchini tutti.

PAOLO ANTONIO RICCI – FABIO CAMICIOTTOLI

lunedì 19 febbraio 2018

AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI TRASPORTO LOCALE NEL COMUNE DI MONTEVARCHI


In merito all’affidamento diretto per dieci anni del servizio di Trasporto pubblico locale alla società PLURISERVIZI il gruppo Consigliare Avanti Montevarchi intende confermare tutti i dubbi che prima e durante l’approvazione ha manifestato anche pubblicamente. In queste settimane, cioè da quando è stato approvato l’atto in Consiglio, è cresciuta la convinzione che la proposta voluta dall’Amministrazione Chiassai non torni e che i costi d’organizzazione del servizio, negli anni futuri, peseranno molto sui cittadini di Montevarchi.

Sorvolando sul fatto emblematico ed irrituale, che per la portata economica e temporale (10 anni), sia stato fatto un affidamento in forma diretta ad una società partecipata che attualmente non ha né esperienza sufficiente nè un responsabile tecnico del settore trasporti (procedure per l’individuazione ancora in corso) in queste settimane abbiamo approfondito la questione al fine di valutarne i reali costi complessivi.

Da queste valutazioni emerge, come prima cosa, che gli otto autisti previsti svolgono una percorrenza pro-capite media annua di circa 16.500 km contro i circa 30.000 Km che in Comuni limitrofi si registrano a seguito di gare d’appalto e di attente e puntuali  ottimizzazioni delle corse. Soltanto con un vero progetto si sarebbe potuto ottenere importanti risparmi rispetto a quelli dichiarati.

Considerando il chilometraggio annuale previsto di circa km.132.000 ci sono alcune considerazioni da fare:

a)      Otto linee appaiono eccessive per così pochi chilometri annui per cui sarebbe stato meglio riuscire ad accorparne alcune per rendere il servizio più snello ed ottimizzare tutte le risorse sia da parte del Comune che da parte della Ditta
b)     Il corrispettivo si aggira intorno ai 2,75 €/km, un importo che alla luce di quanto avviene in comuni limitrofi (1,80 + IVA al 10%) risulta decisamente elevato e, secondo noi, fuori mercato. Tale cifra non si discosta molto da quella attuale di 3,00 €/km che è stata raggiunta da più soggetti..
c)      La percorrenza media regionale per autista/autobus è di circa 140 Km al giorno (lunedì-venerdì) mentre dagli itinerari presentati negli 8 lotti la percorrenza media si aggirerebbe intorno a Km.85 nei giorni lavorativi.
d)     I costi per il ricovero dei mezzi e per le consulenze tecniche appaiono eccessivi rispetto a di servizi simili
E’ da evidenziare inoltre che nell’affidamento non sono indicate le caratteristiche dei mezzi che la Società deve acquisire tant’è che, viste le risorse individuate negli ammortamenti dei mezzi, si corre il rischio che, per giustificare i minori costi, ci possano rimettere gli utenti più deboli. Poi è da evidenziare che la convenzione  non prevede alcun indice di costo a km mentre non si esclude la possibilità di sub-appalti ampi e totali.

            Dall’analisi l’elemento più rilevante e certamente più atipico è l’aver affidato un servizio di scuolabus a 2,75 €. a Km senza produrre utili per l’impresa affidataria e perciò senza dare la possibilità alla stessa di migliorare il servizio stesso con investimenti quali ad es: il controllo satellitare della flotta, telecamere a bordo, localizzazione scuolabus per genitori ecc. Considerando che, in generale, si appalta ad un massimo a 2 euro più iva al 10%, nella più rosea delle ipotesi a Montevarchi si spenderebbe circa 0,60 euro/km in più che moltiplicati per i km annui circa 134.000 fa circa 80.000 euro annuni.
Se si moltiplica questa cifra per i dieci anni d’affidamento si raggiunge una cifra importante , altro che risparmi…………….

Per tutto ciò siamo sempre più convinti che la scelta dell’Amministrazione Comunale di affidare in-house e senza una gara tale servizio sia profondamente sbagliata in termini organizzativi, economici e politici lasciando, oltretutto, erogare dei servizi ad una Società priva di un’esperienza comprovata nel settore.

A nostro giudizio, con i dati e le analisi in nostro possesso (dati che non prevedono un chiaro progetto a monte) non si riscontrano tutti quei risparmi che il Sindaco afferma esserci. Secondo noi i cittadini di Montevarchi si troveranno a pagare molto di più della media regionale per servizi analoghi, come sopra specificato.

Per questo, è doveroso da parte nostra chiedere all’Amministrazione Comunale di rivedere la decisione e non abbandonare la battaglia politica all’interno delle Istituzioni chiedendo risposte rispetto ai dati dell’intera operazione - caso mai investendo soggetti terzi – perché qui sono in gioco i legittimi interessi dei cittadini che hanno diritto a servizi di qualità a costi contenuti.

Il Gruppo Consiliare
PAOLO ANTONIO RICCI
FABIO CAMICIOTTOLI

mercoledì 10 gennaio 2018

“SPROVVEDUTE E APPROSSIMATIVE” LE DICHIARAZIONI DELL’ASSESSORE POSTFORTUNATO SULLA SISTEMAZIONE DELLA ROTATORIA IN VIA DELLA CHIANTIGIANA

Sprovvedute e approssimative” le dichiarazioni dell’Assessore Posfortunato sulla sistemazione provvisoria dell’incrocio tra via Chiantigiana, via S. Lorenzo e via dell’Ossaia apparse sugli organi di stampa.
Polemiche inutili con i residenti a conferma e a dimostrazione che l’assessore non conosce il territorio comunale e le sue tante necessità. Stando alle parole ci sembra che l’assessore confonda via Chiantigiana con la strada delle fornaci a San Giovanni e il colle dei Cappuccini con il Poggio della Ciulla.
Né come amministratore né tantomeno come tecnico le frasi espresse dall’assessore Postfortunato non ci tornano. Le dimensione e le caratteristiche della sistemazione stradale in oggetto non possono essere definite da un amministratore bensì dalle normative vigenti e non è un caso che gli strumenti urbanistici vigenti prevedevano li una “vera”rotatoria.
Le caratteristiche delle vie che lì si incrociano ed i volumi di traffico delle stesse non sono comparabili e all’interno della “pseudo” rotonda le auto non riescono a scambiarsi creando una vera situazione di pericolo. La sistemazione effettuata è parziale e provvisoria, non si aumentano gli standard di sicurezza e purtroppo permangono tutte le criticità che in questo anno sono state più volte evidenziate e denunciate.
Quello effettuato è solo il re-styling di una cosa precaria, provvisoria e a nostro giudizio non idonea, fatta con jersey che si muovevano lungo la carreggiata e cartelli non ben fissati che, come ricordato dall’assessore, in questi mesi di “prova” si sono registrati una serie di incidenti stradali di non poco conto.
Partendo dall’ipotesi definita c’è bisogno che venga prontamente programmato e realizzato il corretto intervento di sistemazione dell’area che consiste nella costruzione di quella rotatoria che purtroppo, l’amministrazione Chiassai prevede nel 2020.

Chiediamo, quindi, di anticipare l’intervento previsto nel 2020 al 2018 e confidiamo che l’assessore si impegni maggiormente a realizzare gli interventi sulla viabilità di cui Montevarchi necessita. Per evitare che sia sprecato più inchiostro per interviste comunicati etc che in materiale per realizzare l’intervento invitiamo l’assessore a non abbandonarsi a dichiarazioni poco attinenti e poco produttive e a lavorare concretamente alla realizzazione fattiva di un intervento risolutore.

Il Gruppo Consiliare di Montevarchi

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