giovedì 10 agosto 2017

Basta polemiche strumentali facciamo chiarezza su Valdarno Sviluppo


NON E’ CON UNA CONFERENZA STAMPA E DEI NUMERI CONTESTATI CHE I CITTADINI SAPRANNO!

E’ evidente che il caldo estivo rende più difficile pensare logicamente e la direzione del movimento Prima Montevarchi da qualche tempo a questa parte ne è un esempio lampante.  L’ultimo comunicato poi è una vera e propria perla. Per provare a dare loro una mano ricordiamo che è stato l’assessore al Bilancio, loro esponente nel governo cittadino, a convocare una conferenza stampa relativa alla Valdarno Sviluppo, nella quale ha parlato di “incapacità amministrativa” di “mancanza di competenze” di parziali realizzazioni, ritardi e difficoltà. Bucciarelli ha poi quantificato in “oltre un milione di euro” i danni del Comune di Montevarchi derivanti dal fallimento della società partecipata.  Chiunque, di fronte a queste contestazioni , avrebbe dovuto chiedere una inchiesta amministrativa sui fatti denunciati. Avanti Montevarchi, insieme al PD al 5 Stelle, lo ha fatto. Loro, Prima Montevarchi e la maggioranza consiliare, hanno pensato che era meglio di no ed hanno imposto di portare la questione di fronte alla Commissione di Garanzia e Controllo già costituita. Non è la stessa cosa ma meglio di niente. Il consigliere Camiciottoli che della Commissione di Garanzia è il Presidente ha ipotizzato di iniziare i lavori chiedendo all’assessore Bucciarelli di riferire quanto già espresso in conferenza stampa e, magari,  di spiegare perché i conti che lei ha presentato in quella sede non istituzionale non siano accettati dal Curatore fallimentare nominato dal Tribunale. Prima Montevarchi, forse turbata per queste differenze, ci dice oggi che Camiciottoli ha un conflitto d’interessi perché è nello stesso gruppo consiliare di un ex-amministratore di Valdarno Sviluppo e che, quindi,  non può presiedere la Commissione.  Consigliamo loro d’interpellare un legale e capiranno che è una tesi insensata e priva di base giuridica oltreché del tutto insipiente sul piano pratico. Peraltro, sempre con spirito umanitario e collaborativo consigliamo loro di riflettere bene su quanto hanno sostenuto e sulle conseguenze pratiche di una tale logica. Un domani nel quale il Consiglio Comunale dovesse affrontare e votare un atto che riguardi, a vario titolo, attività di parenti e affini di consiglieri e assessori i rispettivi gruppi di riferimento dovrebbero astenersi dal voto? Chiaramente si tratta di una bestialità  sulla quale è bene non tornare neanche. La Commissione di Garanzia ha una maggioranza interna che corrisponde a quella che regge la Giunta Chiassai. Se Camiciottoli dovesse avere un atteggiamento non corretto istituzionalmente ci sono tutte le possibilità di farlo notare ai cittadini. Intanto facciamo partire i lavori e cominciamo a far sapere ai cittadini come sono andate le cose e quali siano i veri numeri. Noi siamo interessati a fare chiarezza!

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