mercoledì 22 novembre 2017

Trasporti Scolastici (Scuolabus). Il Comune di Montevarchi va Contromano ….

E’ tutto da dimostrare nei fatti che quel risparmio dichiarato nello studio di fattibilità per l’affidamento del trasporto scolastico (meglio conosciuto come servizio Scuola Bus) sia, nel tempo, reale e certo. Mentre tutti i Comuni limitrofi hanno proceduto all'espletamento di gare e alla definizione di un nuovo progetto di servizio (anche con nuove forme d’integrazione con il trasporto pubblico locale) Montevarchi va “ contromano” facendo un affidamento diretto per 10 anni ad una partecipata.
Viene scelta una società, la Pluriservizi, che ad oggi, pur risultando “in-house”, non ha né esperienza né tanto meno mezzi e professionalità per svolgere un servizio per il quale il Comune di Montevarchi gli destina circa 4,5 milioni di euro in dieci anni.

Non comprendiamo e non condividiamo questo modo neo statalista di Amministrare Montevarchi.

Sicuramente era più utile e necessario ed opportuno procedere ad un progetto di ristrutturazione del servizio con una gara su un unico lotto (così come privilegiato anche dal Codice degli appalti) che permettesse di superare l’attuale parcellizzazione e i costi odierni e futuri. Una gara che magari poteva essere fatta stimolando anche processi di aggregazione delle aziende locali che nel tempo hanno dimostrato di possedere requisiti e professionalità e alle quali, fatto salvo che si consenta al nuovo gestore inopportune forme di sub-appalto del servizio, viene tolta ogni possibilità di confronto. Ci auguriamo che il sindaco, anche nella sua veste di socio della partecipata, nel momento in cui ha effettuato la scelta dell’affidamento abbia verificato la sussistenza di tutti i requisiti previsti per legge al fine di poter esercitare questo servizio primario.

Di sicuro siamo certi che attraverso una procedura concorrenziale e trasparente con una maggior progettualità avrebbe permesso all'Amministrazione Comunale ben altri risparmi e miglioramenti dei servizi.

Il Gruppo Consiliare 

martedì 21 novembre 2017

FIUMI DI PAROLE …. Forse è arrivato il momento di dire basta e pensare ai Bambini


Gruppo Consiliare e il Coordinamento Cittadino di Avanti Montevarchi

Forse è arrivato il momento di dire basta a quello che sta diventando la solita strumentale querelle tra il predecessore Francesco Maria Grasso e l'attuale Sindaco e la sua maggioranza che invece di affrontare la questione per quella che è ed è stata tendono uno a nascondere le proprie responsabilità pregresse e gli altri ad assumersi un briciolo di responsabilità rispetto alla gestione del prepagato fatta con molta superficialità e con molta pressappochezza. Un sindaco e una maggioranza che per nascondere i propri errori hanno voluto ricondurre la questione al solo problema economico evitando di analizzare a fondo le ripercussioni che sono ricadute sui bambini e sulle insegnati. Insegnanti che si sono trovate a gestire, senza i necessari strumenti, una situazione delicata senza il supporto del Comune.

Per noi “Mangiare a scuola non è solo un diritto, ma un percorso formativo” è l'affermazione di un principio che non è una solo questione di numeri nudi e crudi, né di carboidrati, né tanto meno di grassi vegetali, ma una tematica educativa ed eticamente rilevante in cui occorreva un minimo di sensibilità a tutela dei bambini. Adesso che il danno è stato fatto e che per di più vi sono molte famiglie che non usufruiscono dei servizi mensa comunali (rinuncia avvenuta anche negli ultimi giorni e non crediamo per piacere, ma per serie difficoltà), crediamo che prima di lanciare qualsiasi tipo d'iniziativa politica di lungo respiro occorra, se vogliamo essere efficaci ed affrontare i problemi non in modo propagandistico, intervenire immediatamente sui nostri regolamenti."

Con questo spirito venerdì scorso, di fronte a mozioni che (quella presentata da Francesco Maria Grasso e quella della maggioranza di Palazzo Varchi) portavano a distogliere l'attenzione rispetto ai veri problemi, abbiamo depositato la Mozione che alleghiamo e che speriamo sia da stimolo ad un approccio diverso alle questioni.

Alle questioni di un universalità di un servizio siamo concordi ma ci auguriamo che dai calcoli ragionieristici non si passi ai quelli squisitamente elettoralistici


Testo Mozione


mercoledì 8 novembre 2017

SERVIZIO MENSA. EVITIAMO ALTRI PROBLEMI. FERMIAMOCI PER RIFLETTERE E TROVARE SOLUZIONI

Per un paese civile come il nostro quanto accade in questi giorni nelle scuole di Montevarchi lo troviamo quanto mai incivile e barbaro. Per la mancanza di attente valutazioni in fase di definizione dei nuovi metodi di pagamento siamo riusciti nella straordinaria impresa di colpire la dignità dei bambini e mettere in crisi gli operatori scolastici.

In questa fase invece di rivendicare risultati economici o fare dichiarazioni fuori luogo sarebbe stato più opportuno che il sindaco di Montevarchi e il vicesindaco, invece di pensare ai proclami avessero gestito un problema che tocca le fasce più deboli e quelle che meritano maggiori attenzioni e sensibilità.

Pur volendo combattere la morosità e accettando anche un sistema di "prepagato" occorreva che chi l'ha messo in atto prevedesse anche le vie d'uscita nel rispetto alle problematiche che avevamo posto anche in fase di approvazione e che sono state, come al solite non ascoltate perché ritenute pretestuose. Invece siamo alle solite, tipico stile italiano: intanto si parte, poi si vedrà...

Riteniamo che occorra un'immediata sospensione del blocco somministrazione pasto e contestualmente avviare,  con gli istituti e la Pluriservizi, un'attenta riflessione (riflessione che deve avvenire nelle sede Istituzionali e non tra pochi intimi) per trovare soluzioni che permettano di salvaguardare bambini e operatori scolastici.

E' giusto che i servizi vengano pagati e che il Comune persegua chi non paga ma senza che sia i bambini a pagare le conseguenze. Discriminare un bambino rispetto ai compagni è allucinante con una fetta di pan con l'olio. Si tratta di una pratica devastante anche dal punto di vista psicologico nei confronti dei minori e si mette in difficoltà il personale docente e la meraviglia è ancora più grossa quando si pensa che tutto questo viene fatto da chi conosce professionalmente la psicologia infantile.

Fabio Camiciottoli e Paolo Antonio Ricci
Consiglieri Comunale Montevarchi

martedì 31 ottobre 2017

LA POSIZIONE DI AVANTI MONTEVARCHI IN MERITO ALLA DELIBERA “ANTISTADIO”

Il consiglio comunale è chiamato a votare una delibera che riporta all’ATS Antistadio al patrimonio disponibile del Comune e una conseguente variazione di bilancio.
Al di là degli estemporanei annunci del Sindaco che hanno il solo scopo di aumentare la confusione su una materia molto complessa e con tante sfaccettature intendiamo confermare la nostra piena disponibilità verso la restituzione dell’Antistadio al patrimonio pubblico disponibile. Si tratta, infatti, di una nostra battaglia che ci ha visto protagonisti fin dall’inizio, in contrasto con l’allora Amministrazione Grasso che ha cambiato posizione ed oggi, inspiegabilmente, si erge a paladino della “salvaguardia” dell’impianto che lui stesso ha contributo a deviare dall’uso originario. Noi, invece, con coerenza continuiamo a pensarla allo stesso modo.
C’è però una questione importante da considerare.:la delibera che l’amministrazione Chiassai ci chiede di votare oggi è una delega in bianco sulla quale non ci sono certezze riguardo alla corretta conclusione dei lavori a sostegno dell’operazione ed è priva di tutte le garanzie tecniche ed economiche che assicurino la corretta conclusione dei rapporti con la ditta in essere.
Pur apprezzando lo sforzo fatto dall’amministrazione e dagli uffici per rendere più accettabile la deliberazione dopo l’ampio dibattito in commissione, riteniamo prioritario che il Consiglio comunale sia messo in condizione di avere tutti gli elementi per potersi esprimere compiutamente. E’ necessario, cioè, che vengano prodotti gli elaborati tecnici che attestino la corretta esecuzione dei lavori del centro storico prima di chiudere una trattativa con la ditta dopodiché siamo certi che tutto il Consiglio comunale sarà pronto, noi lo saremo senz’altro , a votare una delibera che liberi l’antistadio dai vincoli attuali e lo rimetta nella piena disposizione del Comune nonché la necessaria variazione di bilancio.
Chiediamo, quindi, al Sindaco di venire in Commissione con la contabilità dei lavori fatti, i relativi collaudi, i documenti tecnici finali ed i termini puntuali di accordo con la Ditta prima di chiamare il C.C. ad esprimersi.


FABIO CAMICIOTTOLI

PAOLO ANTONIO RICCI

venerdì 20 ottobre 2017

Ex Tabaccaia. Le criticità stanno venendo fuori.

Alla luce delle ultime vicende riguardo la ex Tabaccaia, con l’ordinanza di sospensione dei lavori e la provvisoria chiusura del cantiere, non possiamo che confermare quanto abbiamo sostenuto e motivato in Consiglio Comunale: siamo di fronte ad una pratica urbanistica sbagliata nei presupposti e nei fatti. Si tratta di un grande pasticcio che può avere risvolti ambientali gravi e preoccupanti.
Il rischio è di ritrovarsi una vera e propria problematica ambientale piazzata nel mezzo della nostra città. Nonostante il dibattito e le incertezze manifestate sono cominciati i lavori il giorno dopo la seduta del consiglio, a nostro giudizio, in palese violazione di tutte le regole edilizie. Grazie ad una nostra segnalazione si è arrivati in tempi brevissimi alla giusta sospensione dei lavori. L’arroganza di chi, in barba alle regole, è andato avanti sulla propria strada è stata smascherata.
Noi, come tra l'altro abbiamo dichiarato in aula e alla stampa, nei giorni successivi all'approvazione della variante abbiamo intenzione di proseguire nella nostra giusta azione di controllo e di verifica, sia perché non vogliamo lasciare la nostra città con un problema ambientale di quelle proporzioni sia per garantire, cosa questa molto importante, pari condizioni a tutti i cittadini e gli operatori.
Siamo fiduciosi che anche dai banchi della maggioranza arrivino segnali in questo senso come, del resto, ne sono buona testimonianza le astensioni e le assenze di alcuni consiglieri sulla votazione di questo atto.

Paolo Antonio Ricci

Fabio Camiciottoli

sabato 7 ottobre 2017

Il caso dell’ex Tabaccaia. Coda di paglia o incapacità a comprendere

Chiassai Martini e Prima Montevarchi alzano polveroni. Delle due l’una! O Chiassai Martini e Prima Montevarchi non hanno pratica dell’italiano oppure hanno la coda di paglia. Nella nostra comunicazione non abbiamo sollevato nessuna questione morale né fatto il nome di nessun assessore o di alcun cittadino. Abbiamo scritto anzi che non ci piaceva la piega presa dal chiacchericcio social sulle famiglie e ammennicoli vari. Noi abbiamo solo sostenuto e ribadiamo la nostra convinzione che nel percorso della pratica relativa al recupero dell’ex Tabaccaia e negli atti proposti all’approvazione c’erano dei passaggi poco convincenti sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista giuridico. Abbiamo espresso le nostre perplessità nel dibattito del consiglio comunale ma sindaca e maggioranza (non tutta per la verità) hanno tirato dritto asserendo il contrario. Per tutela dell’assemblea cittadina e della buona amministrazione vogliamo che ad esprimersi sulle nostre perplessità siano organi terzi, pronti a riconoscere il nostro errore se arriveranno risposte favorevoli all’amministrazione. Non ci sembra, peraltro, una novità visto che proprio Prima Montevarchi in passato ha fatto ricorso a questi percorsi di validazione degli atti amministrativi. C’è, per la verità, una terza possibilità e cioè che Chiassai Martini e Prima Montevarchi la buttino in caciara e sollevino polveroni parlando di altro. Tra un po’ tireranno nel mezzo i marziani, i teletubbies o le negatività per giustificare la propria incapacità di governo.
Chiassai Martini si dice serena? E allora, serenamente, attenda gli eventi. Un’ultima annotazione. Avanti Montevarchi è un movimento civico composto da uomini e donne con esperienze e sensibilità diverse. Non ha filiazioni dirette con nessun partito attuale o passato se non nell’esperienza individuale di alcuni dei suoi componenti. Si potrebbe dire altrettanto di Prima Montevarchi alla quale non vorremmo essere costretti ad affibbiare l’epiteto di eredi di un regime illiberale e sanguinario che portò il paese al disastro e alla distruzione.

giovedì 5 ottobre 2017

CON LA SALUTE NON SI GIOCA O SI FA COMUNICAZIONE. EX TABACCAIA SI ESPRIMANO ENTI TERZI

Al di la delle polemiche, interventi fuori luogo, rissosi e inutili di esponenti di minoranza e di maggioranza, delle difese di chi ha interessi nella vicenda noi siamo preoccupati per la variante all’ex Tabaccaia. Una variante nella quale l’amministrazione Chiassai Martini ha dato l’ennesima prova del suo modo superficiale di agire.

In primo luogo questa variante viene presentata immediatamente dopo le dimissioni dell’assessore ai Lavori Pubblici. Assessore che, nel mese di marzo a seguito di una nostra specifica interrogazione, in Consiglio aveva affermato che non sarebbero variate le opere previste negli atti convenzionali a suo tempo sottoscritti tra il Comune e il privato.

Poi, cosa mai avvenuta negli ultimi anni, si concede ai lottizzanti la possibilità di realizzare minori opere di urbanizzazione o opere di minore qualità rispetto al previsto con risparmi significativi per il lottizzante.

Noi crediamo che sia da garantire la qualità delle opere realizzate, soprattutto in una zona centrale della città come quella. Non è accettabile consentire la sostituzione di elementi d’arredo (travertino, marmo cemento architettonico) con un semplice conglomerato bituminoso. (asfalto).

La salvaguarda del decoro urbano sta a cuore a tutti noi.

L’amministrazione Chiassai ne parla spesso di decoro urbano ma poi con una variante particolare e puntuale consente a un soggetto privato di risparmiarere sui materiali in un’area di recupero che da anni rappresenta una ferita nel tessuto urbano e che deve essere completata nel miglior modo possibile per garantirne la fruibilità ai cittadini.

Ma c’è qualcosa per noi più preoccupante che merita molta attenzione e risposte chiare ed inequivocabili.

L’area era inquinata e vi era la necessità di intense bonifiche perché vi sarebbero pericoli per l’ambiente e per la salute. Al momento risulterebbe che è stata effettuata una bonifica parziale e che la variante è condizionata all’esecuzione della bonifica. A differenza di quanto dichiaratoci in Consiglio Comunale, dagli atti in nostro possesso, apprendiamo che c’è una fidejussione a garanzia del risanamento scaduta da diversi anni e che solo il 27 settembre 2017, due giorni dopo la data del Consiglio Comunale che doveva discutere l’argomento, il Comune ha inviato al Presidente della Immobiliare ex Tabaccaia, sig. Mario Bucciarelli, la richiesta di una nuova polizza fidejussioria. In mancanza della quale i cittadini di Montevarchi non sono tutelati per la effettuazione della stessa.

Siccome il piano attuativo andrà in scadenza tra non molto, nel 2019, era ed è necessario che vi siano tutte le garanzie che la bonifica venga effettuata in tutta l’area perché se tale piano non andasse a buon fine non vogliamo che vi sia il rischio che l’area rimanga in parte degradata oppure che l’Amministrazione Comunale debba essere chiamata ad intervenire con risorse proprie.

Osserviamo che questa nostra preoccupazione è stata condivisa anche da parti importanti della maggioranza tanto che ad assumersi la responsabilità di approvare l’atto sono stati solo 7 consiglieri su 11. Per fortuna, anche nella maggioranza c’è qualcuno che dimostra di avere a cuore la città e la salute dei cittadini.

Non vogliamo ulteriori polemiche né che, come purtroppo sta avvenendo, il dibattito diventi sulle persone e non sulle cose.

Rispetto alle tante sollecitazioni poste in Consiglio Comunale, non avendo risposte su un atto che, anche per le forme e i modi in cui è stato portato in aula, presenta molti lati oscuri riteniamo che si debbano esprimere enti terzi. Ci auguriamo che tutto vada bene e che siamo noi a sbagliare. Nei prossimi giorni invieremo il tutto alla Procura, Corte dei Conti ed Enti di controllo ambientale per fugare ogni dubbio.

Chiediamo infine al sindaco di voler chiarire le sue parole in merito alle presunte mancate bonifiche del Foro Varchi e del recupero della Ginestra. Noi crediamo ed auspichiamo che le bonifiche in quelle aree siano state effettuate secondo i dettami di legge e se Chiassai Martini fosse a conoscenza di cose diverse non deve venire in Consiglio a sollevare dubbi per avvallare attuali scelte ma agire di conseguenza verso le Autorità competenti. 

Con la salute non ci si gioca o si fa comunicazione.

Il Gruppo Consiliare


venerdì 22 settembre 2017

Non giochiamo sul disagio.

Oramai alle ideologiche, superficiali e populiste uscite di Prima Montevarchi e dei suoi illustri componenti ci siamo abituati ma osservare come il Vicesindaco del Comune di Montevarchi, ricorrendo alla più trita demagogia,cerca, per esigenze di parte e per nascondere l’inadeguatezza dell’attuale Giunta, di distorcere la realtà delle cose per basso interesse di parte.

Sicuramente andremo controcorrente rispetto ai like che in merito ai vari comunicati sulle graduatorie per l’assegnazione di alloggi popolari sono stati apposti, ma crediamo sia opportuno stigmatizzare con forza un comportamento scorretto.

Interpretando alla lettera le dichiarazione del Vicesindaco e di Prima Montevarchi, vengono spontanee queste due riflessioni: o negli anni precedenti non sono state rispettate le leggi (e ci sono le condizioni per aprire un indagine se è questo quello che credono) , o molti più italiani vivono ai limiti dell'indigenza. In nessuno dei casi vediamo motivo di soddisfazione. Con molta disinvoltura il Vicesindaco nel miope tentativo di delegittimare una parte politica (e lo dice uno che anche su certi temi nel recente passato ha posto non poche critiche) discredita gli stessi uffici e gli stessi tecnici che operano all'interno dell’Ente e che hanno seguito i procedimenti amministrativi precedenti ed attuali.

Il vicesindaco Tassi rivendica nei fatti il “risultato”, ascrivendolo agli indirizzi forniti dalla giunta; sarebbe stato più onesto e responsabile, invece, se avesse collocato le differenze ottenute, rispetto alle graduatorie del 2013 (consistenti in una inversione delle percentuali a favore di cittadini italiani quantificate in un passaggio dal 45% al 70%), al nuovo contesto normativo.

Sembra evidente che l’assessore non si è ben documentato al riguardo e non conosca bene né la Legge Regione Toscana n. 41 del 31/03/2015, in materia diassegnazione, gestione, e determinazione del canone di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, né in particolar modo il Regolamento del LODE di Arezzo - approvato con delibere del 13 gennaio e 31 maggio del 2016 – rispetto al quale il Comune si è rifatto in modo pedissequo per la stesura dell’ultimo bando. Anzi, pare che non abbia neanche letto gli stessi atti che ha approvato al riguardo.

Contrariamente a quanto sostenuto dal Vicesindaco, da Prima Montevarchi e dai soliti ultras, è la normativa sovraordinata e non le scelte del Comune di Montevarchi che hanno determinato gli esiti della nuova graduatoria.

Invece di lanciare dubbi sul passato e attribuirsi falsi cambiamenti, crediamo che sarebbe stato più serio ed opportuno evitare demagogie che non fanno altro che esasperare e dividere i cittadini. Capisco che per una parte non è possibile enunciare che la Regione Toscana ha fatto delle scelte positive, ma continuare ad alimentare dicerie e conflittualità è censurabile.

Viste le frasi pronunciate dal Vicesindaco credo sia opportuno che la sindaco Silvia Chiassai Martini chiarisca al prossimo Consiglio Comunale e per favorire tale chiarimento effettueremo specifiche azioni politiche.

A proposito di alloggi popolari mi preme invitare il Vicesindaco con delega al sociale ad adoperarsi affinché i 24 alloggi già realizzati a Levanella possano essere assegnati senza ulteriori costi per l’Ente e, magari, faccia in modo che la strada che agli stessi conduce sia realizzata, visto che è compito del Comune.

Il Gruppo Consiliare

Fabio Camiciottoli

Paolo Antonio Ricci

venerdì 15 settembre 2017

Avanti con la solita storia!!! Ennesima testimonianza di un sindaco non all’altezza


La Chiassai Martini non contenta della brutta figura fatta in occasione degli episodi alluvionali di domenica scorsa continua a dimostrare, dimenticando alcuni passaggi fondamentali,  di non essere all’altezza del ruolo di Sindaco. Ne vogliamo elencare, di seguito,  alcuni: 1.      Il Sindaco in merito alla questione “bugie” è bene chiarisca in modo chiaro ed inequivocabile.
2.      Le competenze del Consorzio e del Comune sono stabilite dalla legge.
3.      Il programma degli interventi è stato concordato tra il Sindaco e il Consorzio stesso ed evidentemente non era stato previsto nessun intervento urgente sul fosso reale, che indubbiamente non era stato ritenuto dall’amministrazione Chiassai una emergenza.
4.      E’ di tutta evidenza comunque che la manutenzione delle scuole, degli impianti di sollevamento dell’acqua dei sottopassaggi e delle fossette stradali è certamente di competenza del Comune.
5.      La Chiassai Martini è Sindaco di Montevarchi da oltre un anno, aveva tutto il tempo di intervenire sulle criticità note, ed alcune erano veramente note a tutti. L’importante evidentemente sarebbe stato conoscerle, mentre la concertazione degli interventi con il Consorzio e le uscite di domenica dimostrano ben altro.
6.      Le competenze del Sindaco non sono quelle di attribuire la colpa agli altri ma quelle di affrontare e risolvere le questioni. Il Sindaco in carica non deve limitarsi a protestare ma deve usare gli strumenti opportuni per risolvere i problemi dei cittadini.
7.      Non riusciamo a capire dove ci possa portare questa strategia di continuo contrasto con tutti gli Enti sovraordinati, che sicuramente non fa gli interessi dei cittadini di Montevarchi. E’ di tutta evidenza che il peso e l’importanza di Montevarchi nel Valdarno è sempre minore, e l’isolamento della città è sempre maggiore.

La campagna elettorale è finita più di un anno fa. Parrebbe che la Sindaco ancora non se ne sia accorta. Siamo sinceramente dispiaciuti per gli stivali nuovi “inzaccherati”, ma la invitiamo a smettere di farsi propaganda e affrontare per risolvere con competenza i problemi della città.

Gruppo Consiliare Avanti Montevarchi
Paolo Antonio Ricci
Fabio Camiciottoli


Così non va! Attendiamo chiarezza….

Puntuali come le tasse sono arrivate le reazioni alle sconclusionate note della sindaca rispetto alle responsabilità (eventuali) di qualche evento che, domenica, ha coinvolto alcune parti del territorio cittadino.

Oramai, purtroppo, siamo abituati alle solite uscite del sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini che di fronte a criticità e difficoltà invece di fare un’analisi di coscienza sui compiti e sulle funzioni che l’Amministrazione cittadina dovrebbe avere, dispensa responsabilità a destra e a manca nel bieco tentativo di spostare l’attenzione. Quello che è avvenuto ieri è, in tutti i sensi, veramente brutto, triste e per certi versi molto preoccupante perché la Sindaco di Montevarchi (nonché consigliere provinciale), che in materia di Protezione Civile dovrebbe essere il primo soggetto in campo, non sembra conoscere né il funzionamento dei diversi organismi né come sono ripartite le competenze.

Di fronte ad ogni situazione reagisce ormai allo stesso modo. Addita responsabilità a casaccio nel tentativo puerile di allontanarle da sè e dalla sua dilettantesca giunta la sempre più evidente inadeguatezza.

Non voglio essere né il difensore della Provincia di Arezzo né tanto meno del Consorzio di Bonifica, ma se le affermazioni dell’Ente Gestore della bonifica corrispondono al vero - e al momento non ci sono elementi per non crederlo - le responsabilità di quanto accaduto sono tutte in capo all'Amministrazione Comunale che non ha pulito bene le fossette stradali o non ha messo in moto quell'attività di prevenzione che dopo quest’estate calda e siccitosa necessitava.

Se le fossette stradali o le grondaie e le fognature non erano pulite (come nel caso di Rendola) oppure le pompe di sollevamento sotto gli attraversamenti non funzionano è il Sindaco che deve fare mea culpa e spiegare bene. Visto che ci risulta che gli operai del Comune sono stati impiegati per scopi diversi da quelli di manutenzione, quali azioni amministrative sono state compiute in questi mesi per garantire livelli di manutenzione efficace?

Auspichiamo che al prossimo Consiglio Comunale il Sindaco con delega ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica illustri quali interventi di manutenzione al reticolo secondario avevano concertato con il Consorzio di Bonifica, se gli stessi sono stati compiuti e quali attività di vigilanza hanno messo in atto (cosa che oramai chiediamo da tempo) per verificare che le risorse prelevate con il tributo consortile siano realmente spese per interventi a favore dei nostri concittadini. Prima di lanciare gravi accuse che alimentano le tensioni e la sfiducia sarebbe utile che spiegasse anche chi, al momento, è il soggetto che ha in carico e deve vigilare sulla cassa volano realizzata da Prada con le opere di urbanizzazione sul pip di Levanella. Se non leggiamo male le carte crediamo che quell'opera doveva gestirla il Comune e non soggetti terzi.

In merito al rischio idraulico, dall'attuale amministrazione Comunale, vorremmo capire perché in questo anno non ha portato avanti né i progetti di messa in sicurezza del bacino del Dogana né quello degli argini del Torrente Ambra a Levane che la Provincia di Arezzo gli ha trasmesso oramai da tempo.

Infine vogliamo consigliare al Sindaco Chiassai Martini di riflettere su quanto ha asserito perché ne va,  anche nei confronti di aziende che costantemente investono per sviluppare il nostro territorio, della credibilità del Comune di Montevarchi più che della sua.

Così non va! Attendiamo chiarezza…...

Fabio Camiciottoli
Consigliere Comunale

martedì 5 settembre 2017

Terranuova al comando, Chiassai sullo strapuntino

Montevarchi fuori dalla presidenza della Conferenza dei sindaci
Ancora ignorata la regola di buon senso della legge sul comune più popoloso

Apprendiamo dai mezzi d'informazione che, da oggi, il sindaco di Terranuova è il nuovo presidente della Conferenza dei sindaci del Valdarno. E apprendiamo anche che Chiassai sarà la vicepresidente restaurando un incarico che, negli ultimi anni non aveva avuto interprete. Dopo aver condotto la campagna elettorale dichiarando a destra e manca che avrebbe rivendicato a Montevarchi il ruolo di guida della Conferenza, Chiassai si accomoda su uno strapuntino che non ha né peso né visibilità. Eppure, quale comune più grande del Valdarno e dopo tanti anni di presidenze altrui, Montevarchi doveva pretendere di tornare ad essere il capofila del territorio. Ormai abbiamo chiaro che Chiassai non ha né le competenze né lo spessore politico per far valere il peso della nostra città. Nello specifico poi, tutto considerato, mostra una subalternità nei confronti del governo della città di oltrarno che è una vera e propria novità storica. E questo proprio nel momento nel quale l'amministrazione montevarchina dovrebbe riflettere seriamente sulla utilità dei rapporti e de servizi congiunti rimasti con Terranuova. Secondo noi, il rendiconto non è positivo e ne faremo oggetto di un dibattito pubblico. Facciamo comunque al nuovo Presidente della Conferenza dei sindaci i nostri migliori auguri di buon lavoro, sperando che abbia la statura necessaria per rappresentare tutto il territorio prima di tutto nella difesa della sanità valdarnese.

giovedì 10 agosto 2017

Basta polemiche strumentali facciamo chiarezza su Valdarno Sviluppo


NON E’ CON UNA CONFERENZA STAMPA E DEI NUMERI CONTESTATI CHE I CITTADINI SAPRANNO!

E’ evidente che il caldo estivo rende più difficile pensare logicamente e la direzione del movimento Prima Montevarchi da qualche tempo a questa parte ne è un esempio lampante.  L’ultimo comunicato poi è una vera e propria perla. Per provare a dare loro una mano ricordiamo che è stato l’assessore al Bilancio, loro esponente nel governo cittadino, a convocare una conferenza stampa relativa alla Valdarno Sviluppo, nella quale ha parlato di “incapacità amministrativa” di “mancanza di competenze” di parziali realizzazioni, ritardi e difficoltà. Bucciarelli ha poi quantificato in “oltre un milione di euro” i danni del Comune di Montevarchi derivanti dal fallimento della società partecipata.  Chiunque, di fronte a queste contestazioni , avrebbe dovuto chiedere una inchiesta amministrativa sui fatti denunciati. Avanti Montevarchi, insieme al PD al 5 Stelle, lo ha fatto. Loro, Prima Montevarchi e la maggioranza consiliare, hanno pensato che era meglio di no ed hanno imposto di portare la questione di fronte alla Commissione di Garanzia e Controllo già costituita. Non è la stessa cosa ma meglio di niente. Il consigliere Camiciottoli che della Commissione di Garanzia è il Presidente ha ipotizzato di iniziare i lavori chiedendo all’assessore Bucciarelli di riferire quanto già espresso in conferenza stampa e, magari,  di spiegare perché i conti che lei ha presentato in quella sede non istituzionale non siano accettati dal Curatore fallimentare nominato dal Tribunale. Prima Montevarchi, forse turbata per queste differenze, ci dice oggi che Camiciottoli ha un conflitto d’interessi perché è nello stesso gruppo consiliare di un ex-amministratore di Valdarno Sviluppo e che, quindi,  non può presiedere la Commissione.  Consigliamo loro d’interpellare un legale e capiranno che è una tesi insensata e priva di base giuridica oltreché del tutto insipiente sul piano pratico. Peraltro, sempre con spirito umanitario e collaborativo consigliamo loro di riflettere bene su quanto hanno sostenuto e sulle conseguenze pratiche di una tale logica. Un domani nel quale il Consiglio Comunale dovesse affrontare e votare un atto che riguardi, a vario titolo, attività di parenti e affini di consiglieri e assessori i rispettivi gruppi di riferimento dovrebbero astenersi dal voto? Chiaramente si tratta di una bestialità  sulla quale è bene non tornare neanche. La Commissione di Garanzia ha una maggioranza interna che corrisponde a quella che regge la Giunta Chiassai. Se Camiciottoli dovesse avere un atteggiamento non corretto istituzionalmente ci sono tutte le possibilità di farlo notare ai cittadini. Intanto facciamo partire i lavori e cominciamo a far sapere ai cittadini come sono andate le cose e quali siano i veri numeri. Noi siamo interessati a fare chiarezza!

sabato 22 luglio 2017

Una commissione d’inchiesta per chiarire le vicende di Valdarno Sviluppo

Presentata una mozione per il consiglio comunale

Avanti Montevarchi, PD e 5 Stelle per la trasparenza sulla partecipata

Accendere i riflettori sulle vicende di Valdarno Sviluppo, su quanto ha fatto per il sistema economico del territorio e sui motivi che hanno condotto la società al fallimento decretato dal Tribunale di Arezzo nel marzo scorso. E’ questo il senso della mozione presentata, per la prossima seduta del Consiglio comunale di Montevarchi da Avanti Montevarchi, Partito Democratico e 5 Stelle, e che punta ad ottenere la rapida costituzione di una Commissione d’inchiesta. A convincere i consiglieri di minoranza sull'opportunità di indagare sul percorso della società partecipata anche le parole dell’assessore al Bilancio che, in una recente intervista, ha ipotizzato, gravi inefficienze, incompetenza ed errori tecnici nel lavoro svolto da Valdarno Sviluppo in oltre un ventennio di attività. Partecipata da tutti i comuni  valdarnesi, dalle Province e dalle Camere di Commercio di Arezzo e Firenze, da primari istituti di credito, da associazioni di categoria, la società ha lavorato, utilizzando fondi nazionali in primis, alla creazione di aree industriali, all'insediamento di nuove aziende, alla formazione, svolgendo anche compiti strumentali per gli enti locali. I consiglieri intendono chiarire, tramite la commissione d’inchiesta, quanto effettivamente realizzato e i rapporti avuti con i diversi comuni a partire, ovviamente, con il Comune di Montevarchi in attesa delle deliberazioni del giudice fallimentare in merito alle pretese avanzate da quest’ultimo. Con un periodo richiesto di sei mesi di lavoro, la commissione dovrebbe acquisire documenti e ascoltare gli amministratori e i direttori tecnici che si sono succeduti nel tempo, i liquidatori, sindaci e assessori, i responsabili delle strutture tecniche comunali. Il percorso dovrà concludersi con una relazione da presentare al Consiglio comunale e all'opinione pubblica montevarchina e valdarnese.  

giovedì 29 giugno 2017

Mai visto un vicesindaco che sfiducia il sindaco

Chiassai prenda atto che neanche la sua maggioranza la ritiene all’altezza del ruolo



“In politica se ne vedono di tutti i colori ma un vicesindaco che sfiducia un sindaco, almeno da queste parti, non si era mai visto”. Cosi’ Fabio Camiciottoli, consigliere comunale di Avanti Montevarchi, chiosa la crisi aperta a palazzo Varchi dalle dimissioni di Luciano Bucci.  Un anno è passato, continua Camiciottoli, “senza che siano stati raggiunti risultati amministrativi e senza che quanto fatto fosse all’altezza di quanto promesso in campagna elettorale. E a dirlo non è l’opposizione ma un pezzo pregiato della maggioranza che così svela la fragilità della sindaca”. Pur esprimendo un senso di solidarietà con il vicesindaco mollato anche dal suo movimento, il consigliere di Avanti Montevarchi sottolinea la difficoltà che ci sarà a ricomporre la situazione. “Se Chiassai restituirà le deleghe a Bucci ammetterà la sostanziale verità delle sue critiche. Se, come appare più logico, andrà oltre avrà comunque perso un pezzo di non poco peso. In tutti i casi, ad appena un anno dal suo insediamento si scorge chiara la fine della luna di miele della nuova maggioranza. Nessun problema è stato seriamente affrontato, nessuna visione della città e del suo futuro. Come ha scritto su Facebook una sostenitrice di Bucci non erano stati votati per i rinfreschi e i tacchi 12”.  

mercoledì 28 giugno 2017

Levane – messa in sicurezza idraulica

Considerato che la messa in sicurezza idraulica del nostro territorio è una priorità e che in questo anno, ad eccezione di alcuni annunci sui media, non si registrano atti concreti sugli interventi che il Comune dovrebbe perseguire e di cui vi è assoluta necessità ed urgenza.

Considerato altresì che l’Amministrazione provinciale, a seguito di una presentazione ai cittadini di Levane tenutasi alla fine del 2014, ha depositato in Comune nel gennaio 2015 un progetto preliminare per la riduzione del rischio idraulico dell’abitato di Levane le cui opere interessano il tratto terminale del torrente Ambra a valle della strada ex statale n.69.

Riscontrato che l’evento alluvionale dello scorso novembre ha inesorabilmente dimostrato quanto sia necessario ed urgente intervenire lungo il torrente Ambra al fine di aumentare il livello di sicurezza rispetto alle piene dell’Ambra che storicamente risultano frequenti ed elevate.

Ricordato che gli abitanti di Levane sono anni che sollecitano ed aspettano tali interventi sia per mettere in sicurezza una vasta ed importante area che per recuperare un rapporto con il fiume che a causa del contesto attuale è venuto meno.

Ricordato inoltre che l’intervento proposto dall'amministrazione provinciale e depositato in Comune permetterebbe di valorizzare tutta l’area anche dal punto di vista ambientale.

Tutto ciò premesso

CHIEDE AL SINDACO E ALL'ASSESSORE COMPETENTE


1.      Quali azioni politiche e amministrative sono state programmata al fine di perseguire, in tempi brevi, la messa in sicurezza dell’abitato di Levane, per le motivazioni espresse nella premessa
2.      Quali atti amministrativi sono stati fatti e sono in programma rispetto a tale progetto.


Il Capogruppo

Paolo Antonio Ricci

martedì 20 giugno 2017

Ponte del Pestello: occorre intervenire celermente

VERIFICATO CHE
la spalletta del ponte del Pestello che attraversa il torrente Dogana (spalletta lato valle) e le protezioni in ferro anticaduta, oltre ad essere rugginose e ammalorate, mostrano visibili cedimenti risultando, specialmente per i pedoni, una possibile fonte di pericolo per tutti coloro che quotidianamente lo utilizzano.
vi è una legittima preoccupazione da parte dei residenti del Pestello e della Ginestra.
TENUTO CONTO CHE tale ponte, anche per la mancanza di un attraversamento pedonale, è molto utilizzato non solo dalle macchine ma anche dai pedoni quale collegamento Pestello - Ginestra.

RITENUTO AUSPICABILE CHE il Comune intervenga quanto prima e in modo celere per ripristinare la reale funzionalità del ponte al fine di permettere l’attraversamento in massima sicurezza ai pedoni. Un ponte a cui, oramai da anni, non gli viene effettuata un’appropriata e necessaria manutenzione.
CONSIDERATO CHE queste tipologie d’intervento rientrano all'interno della normale manutenzione delle strade.
Tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere Comunale di Montevarchi

SOLLECITA L’AMMINISTRAZIONE
Ad impartire immediati ed urgenti indirizzi agli Uffici affinché siano rimossi i potenziali pericoli e siano risolte le problematiche evidenziate.

CHIEDE AL SINDACO E ALL'ASSESSORE COMPETENTE

Se hanno avuto delle segnalazioni e se gli uffici si stanno adoperando per risolvere i problemi evidenziati.
Quali azioni intendo effettuare nel breve periodo affinché sia definitivamente ripristinata la funzionalità del ponte e sia reso sicuro l’attraversamento pedonale.
Di effettuare una verifica generale sul ponte e di conoscerne gli esiti.

Si chiede risposta scritta

Fabio Camiciottoli

Paolo Antonio Ricci

Operai Comunali: Occorre implementare la dotazione Organica

PREMESSO
            CHE   il Comune, a differenza delle vicine amministrazioni, ha una dotazione organica di operai molto limitata rispetto alle dimensioni del Comune. Una dotazione che in questi ultimi anni si è fortemente assottigliata e che in previsione sarà ulteriormente ridotta  quindi necessita di essere urgentemente implementata.
            CHE gli operai del Comune di Montevarchi rivestono una funzione strategica e di primaria importanza per l’espletamento dei vari servizi comunali e per il mantenimento del patrimonio pubblico.
            CHE gli operai del Comune sono chiamati sempre più spesso ad effettuare attività di supporto alle vari iniziative con la conseguenza che vengono distolti (secondo noi in modo improprio) dalle loro primarie funzioni che sono quelle dedite al mantenimento del patrimonio comunale.

RAVVISATA la necessità e l’urgenza che la dotazione organica degli operai venga implementata per arrivare ad un numero sufficiente ad effettuare tutte le tipologie di servizio in sicurezza.

  
VISTA la determina dirigenziale numero 341 dello scorso 26.04.2017 attraverso la quale è stato effettuato un bando di mobilità per l’assunzione di un Ingegnere.

RICORDATO CHE nel corso del 2016 le risorse economiche derivanti  dalla mobilità volontaria effettuata da un ingegnere categoria D3 del Comune verso altro Ente sono state utilizzate per assumere con contratto a tempo determinato una figura fiduciaria del Sindaco per il suo staff i cui effetti e risultati non sono affatto chiari;


Tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere Comunale di Montevarchi


CHIEDE AL SINDACO E ALL'ASSESSORE COMPETENTE

Se hanno interesse ed intenzione di potenziare il servizio tecnico comunale adeguando la dotazione organica con l'inserimento di operai da destinarsi al servizio manutenzione.


Si richiede Risposta scritta


Fabio Camiciottoli
Paolo Antonio Ricci

Scuola di Levane. Occorrono delle risposte

CONSIDERATO CHE
negli ultimi anni sono stati eseguiti importanti interventi che hanno interessato la scuola media di Levane e
vi è stata la necessità di effettuare i lavori per l’adeguamento di alcuni locali (in particolare l’aula d’informatica ) al fine di renderli a norma.

CONSIDERATO ALTRESI' CHE nella scuola media di Levane vi è la necessità di intervenire quanto prima per la sostituzione degli infissi che risultano oramai non idonei e poco performanti da un punto di vista di efficienza termica. Una sua sostituzione permetterebbe di rendere i locali più confortevoli e di abbassare sensibilmente i consumi di gas metano.

RICORDATO CHE all'interno del contratto per la gestione del Calore l’affidatario del servizio ha la possibilità di effettuare la sostituzione degli infissi per effettuare una gestione dello stesso in modo migliore e più efficace.

RICORDATO CHE in più di un’occasione il sindaco di Montevarchi ha evidenziato che l’Amministrazione avrebbe avuto massima attenzione per le frazioni tanto che ha dichiarato che la frazione di Levane e le sue scuole fossero una priorità 

Tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere Comunale di Montevarchi


CHIEDE AL SINDACO E ALL'ASSESSORE COMPETENTE

Se hanno in programma (anche grazie alle opportunità che si hanno attraverso l’affidatario del gestore comunale del servizio calore) di sostituire gli infissi della scuola media di Levane
Se con i lavori sono state eliminate le criticità presenti e se l’aula d'informatica e i locali siano stati definitivamente messi a norma ed idonei per l’avvio del prossimo anno scolastico 

Si chiede Risposta scritta


Fabio Camiciottoli

Paolo Antonio Ricci

venerdì 9 giugno 2017

Viale Matteotti. Occorre verificare e limitare la velocità dei veicoli e motoveicoli

VERIFICATO CHE la lunga strada di viale Matteotti viene percorsa, specialmente da motorini, a velocità elevate che risultano - a parere dello scrivente - poco compatibili con le piazze, le numerose attività ed gli importanti servizi che su di essa insistono. Le alte velocità rappresentano dei potenziali pericoli che andrebbero ridotti.

RICORDATO CHE viale Matteotti per la sua conformazione si presta ad essere percorsa ad alta velocità e che nel primo progetto dell’attuale piazza Marchesi era previsto, anche in funzione di limitare le velocità, l’innalzamento del tratto di strada in coincidenza della stessa piazza.

RICORDATO INOLTRE CHE un ulteriore potenziale fonte di pericolo si registra in prossimità dei lampioni per la presenza di molte zone d’ombra causate dal cattivo funzionamento degli stessi (lampade bruciate) e della presenza di piante che inibiscono il corretto passaggio della luce artificiale prodotta dai lampioni.

RISCONTRATO CHE vi la necessità che l’Amministrazione Comunale intervenga immediatamente per porre in essere delle azioni amministrative e di controllo, specialmente nelle fasce orarie in cui vi è maggior presenza di bambini, per far si che il Viale Matteotti sia percorso dai veicoli e dai motorino ad una velocità idonea.

RISCONTRATO INOLTRE CHE vi è la necessità di rendere più efficace l’illuminazione presente ripristinando i lampioni bruciati ed effettuando idonee potature degli alberi in coincidenza dei lampioni

REGISTRATA DA PARTE di molti residenti della zona e dei tanti fruitori dei servizi presenti molta preoccupazione rispetto ai potenziali pericoli presenti e all’incolumità delle persone (preoccupazione specialmente per i più piccoli)
Tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere Comunale di Montevarchi


CHIEDE AL SINDACO E ALL’ASSESSORE COMPETENTE


Di intervenire quanto prima per risolvere tali problematiche
Quali azioni Politiche ed Amministrative intendo promuovere nel breve e medio periodo affinché siano limitate le alte velocità lungo viale Matteotti
Si richiede Risposta Scritta

Fabio Camiciottoli


martedì 30 maggio 2017

Commemorazione Ligato

Qualche giorno fa è deceduto il dott. Giuseppe Ligato, medico molto conosciuto e stimato della nostra comunità.
E’ stato, per alcune decine di anni, un punto di riferimento per tanti pazienti di Mercatale e di Moncioni. Famoso per la sua schiettezza e grande umanità è stato membro di questo Consiglio comunale e della Giunta del II mandato del Sindaco Gregorini dal 1988 al 1993, nelle liste del Partito Socialista Italiano con specifiche deleghe alla sanità e al sociale.
In quella legislatura si impegnò con dedizione, in particolare, sull'ammodernamento della struttura comunale del servizio sociale e sulla implementazione dei lavori di ristrutturazione della Casa di Riposo.

Anche se la stragrande maggioranza dei presenti non l'ha conosciuto di persona chiedo comunque al Consiglio di condividerne la memoria omaggiandolo ufficialmente di un saluto istituzionale.

Paolo Ricci

Non giochiamo con la riapertura degli uffici distaccati del Giudice di Pace

"Voterò a favore, ovviamente, ma non posso che essere stupito per la disinvoltura di chi promuove la mozione". Così Fabio Camiciottoli, consigliere di Avanti Montevarchi, ha commentato l'iniziativa dell'ex-sindaco Francesco Grasso per riaprire, in Valdarno, gli uffici del Giudice di pace. "Se oggi il territorio non dispone più di quel presidio e di un utile servizio per i cittadini - ha continuato Camiciottoli - è in larga parte responsabilità di Grasso oltreché degli altri sindaci valdarnesi che non ritennero allora di spendersi per un obbiettivo comune". Dopo aver ricordato che nacque un Comitato e che furono prese molte iniziative anche grazie al lavoro dell'allora consigliere Gianluca Magini, Camiciottoli ha concluso: "Se l'amministrazione Chiassai vorrà spendersi per riaprire la partita con il ministero e riavere l'ufficio del Giudice di pace, restituendo a Montevarchi e al Valdarno un servizio, saremo convintamente dalla sua parte. Non sarà una partita facile convincere quegli stessi sindaci che non aderirono all'epoca al progetto comune. L'importante che sia una partita giocata in trasparenza e sincerità non come quella giocata dalla precedente amministrazione. Inoltre, riterrei utile che da Montevarchi, e per questo invito il sindaco e l'attuale maggioranza ad intraprendere con noi una battaglia per l'istituzione, all'interno del nostro territorio, di un Difensore Civico comprensoriale che potrebbe rappresentare un primo ed importante passo di tutela del cittadino".
Fabio Camiciottoli - Consigliere Comunale Avanti Montevarchi

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Rinviate  all’autunno  le  elezioni  amministrative  è  comunque  l’ora,  a  Montevarchi,  di  valutare l'operato  della Giunta Chiassai...