Al
di la delle polemiche, interventi fuori luogo, rissosi e inutili di
esponenti di minoranza e di maggioranza, delle difese di chi ha
interessi nella vicenda noi siamo preoccupati per la variante all’ex
Tabaccaia. Una variante nella quale l’amministrazione Chiassai
Martini ha dato l’ennesima prova del suo modo superficiale di
agire.
In
primo luogo questa variante viene presentata immediatamente dopo le
dimissioni dell’assessore ai Lavori Pubblici. Assessore che, nel
mese di marzo a seguito di una nostra specifica interrogazione, in
Consiglio aveva affermato che non sarebbero variate le opere previste
negli atti convenzionali a suo tempo sottoscritti tra il Comune e il
privato.
Poi,
cosa
mai avvenuta negli ultimi anni,
si concede ai lottizzanti la
possibilità di realizzare minori opere di urbanizzazione o opere di
minore qualità
rispetto al previsto
con risparmi significativi per il lottizzante.
Noi
crediamo che sia da garantire la qualità delle opere realizzate,
soprattutto in una zona centrale della città come quella. Non è
accettabile consentire la sostituzione di elementi d’arredo
(travertino, marmo cemento architettonico) con un semplice
conglomerato bituminoso. (asfalto).
La
salvaguarda del decoro urbano sta a cuore a tutti noi.
L’amministrazione
Chiassai ne parla spesso di decoro urbano ma poi con una variante
particolare e puntuale consente a un soggetto privato di
risparmiarere sui materiali in un’area di recupero che da anni
rappresenta una ferita nel tessuto urbano e che deve essere
completata nel miglior modo possibile per garantirne la fruibilità
ai cittadini.
Ma
c’è qualcosa per noi più preoccupante che merita molta attenzione
e risposte chiare ed inequivocabili.
L’area
era inquinata e vi era la necessità di intense bonifiche perché vi
sarebbero pericoli per l’ambiente e per la salute. Al
momento risulterebbe che è
stata effettuata una bonifica parziale e
che la variante è condizionata all’esecuzione della bonifica. A
differenza di quanto dichiaratoci in Consiglio Comunale, dagli atti
in nostro possesso, apprendiamo che c’è una fidejussione a
garanzia del risanamento scaduta da diversi anni e che solo il 27
settembre 2017, due giorni dopo la data del Consiglio Comunale che
doveva discutere l’argomento, il Comune ha inviato al Presidente
della Immobiliare ex Tabaccaia, sig. Mario Bucciarelli, la richiesta
di una nuova polizza fidejussioria. In mancanza della quale i
cittadini di Montevarchi non sono tutelati per la effettuazione della
stessa.
Siccome
il piano attuativo andrà in scadenza tra non molto, nel 2019,
era ed è necessario
che vi siano tutte le garanzie che la bonifica venga effettuata in
tutta l’area perché se tale piano non andasse a buon fine non
vogliamo che vi sia il rischio che l’area rimanga in parte
degradata oppure che l’Amministrazione Comunale debba essere
chiamata ad intervenire con risorse proprie.
Osserviamo
che questa nostra preoccupazione è stata condivisa anche da parti
importanti della maggioranza tanto che ad assumersi la responsabilità
di approvare l’atto sono stati solo 7 consiglieri su 11. Per
fortuna, anche nella maggioranza c’è qualcuno che dimostra di
avere a cuore la città e la salute dei cittadini.
Non
vogliamo ulteriori polemiche né che, come purtroppo sta avvenendo,
il dibattito diventi sulle persone e non sulle cose.
Rispetto
alle tante sollecitazioni poste in Consiglio Comunale, non avendo
risposte su un atto che, anche per le forme e i modi in cui è stato
portato in aula, presenta molti lati oscuri riteniamo che si debbano
esprimere enti terzi. Ci auguriamo che tutto vada bene e che siamo
noi a sbagliare. Nei prossimi giorni invieremo il tutto alla Procura,
Corte dei Conti ed Enti di controllo ambientale per fugare ogni
dubbio.
Chiediamo
infine al sindaco di voler chiarire le sue parole in merito alle
presunte mancate bonifiche del Foro Varchi e del recupero della
Ginestra. Noi crediamo ed auspichiamo che le bonifiche in quelle aree
siano state effettuate secondo i dettami di legge e se Chiassai
Martini fosse a conoscenza di cose diverse non
deve venire in Consiglio a sollevare dubbi per avvallare attuali
scelte ma agire di conseguenza verso le Autorità competenti.
Con la salute non ci si gioca o si fa comunicazione.
Il Gruppo Consiliare
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