giovedì 31 maggio 2018

Scuola Elementare di Levanella. Più che accuse occorrono risposte puntuali e concrete per non inficiare anche l’autonomia dell’Istituto Comprensivo Francesco Mochi.

Dichiarazioni generali e generalistiche come quelle apparse su alcuni media e attribuite alla Sindaco che, rivolgendosi indistintamente alle minoranze, sono per noi, più che per lei, inaccettabili perché tendono a portare il dibattito ed il confronto su un piano diverso. Il solito tentativo che appena vi è un problema evita di assumersi quelle responsabilità che occorrerebbero.

Invece di additare al fatto che utilizziamo “informazioni false e fuorvianti, forse tirate fuori ad arte per instillare il dubbio e la paura nei genitori e nelle famiglie" il Sindaco e l’Assessore mettano a disposizioni di tutti lo studio completo e le analisi che nell’inverno scorso sono state consegnate e si evitino di far girare stralci di esso.

Dato che in tale relazione si confermano criticità già note dal 2013 e poi aggiornate nel 2016 la Sindaco e l’Assessore dovrebbero spiegare bene perché dopo la ricezione di quello studio in fase approvazione di Bilancio non hanno sentito l’obbligo di prevedere un capitolo specifico per la scuola di Levanella a cui attingere per effettuare i primi interventi richiesti ed, anziché aspettare sei mesi, affidare subito quell’incarico di redazione di un progetto di messa in sicurezza.

Un tempo lunghissimo e secondo noi poco giustificato tanto da apparire incomprensibile e per certi versi pericoloso per l’incolumità nonché deleterio per una possibile messa in opera d'invertenti sulla scuola prima dell’apertura del nuovo anno scolastico.

Pur ereditando una situazione complessa per la scuola elementare di Levanella occorre evidenziare che in questi due anni la Sindaco e l’Amministrazione non sono stati in grado di mettere in atto nessun tipo di politica attiva per affrontare la questione relativa a tale plesso ed hanno lasciato correre il tempo. Pur riconoscendo le difficoltà economiche in cui versano i Comuni non accettiamo più la solita giustificazione della mancanza di risorse economiche perché ad esempio a fine anno anziché prediligere la scuola di Levanella la Giunta ha preferito investire su comunicazione e siti internet. Per noi le priorità sono altre o per lo meno di fronte a criticità del genere occorrerebbe più consapevolezza con chiare assunzioni di responsabilità.

Non è un caso che chiediamo di conoscere le necessità di manutenzione dei beni pubblici e, purtroppo, non ci stupiamo di quanto accade perché anche l’attuale Amministrazione evita di legare le scelte di bilancio a quadri d’esigenze certe dimostrando e testimoniano la mancanza di un quadro esaustivo delle necessità di manutenzione sui beni pubblici.

Noi vogliamo tutelare la presenza di una scuola elementare a Levanella sia perché riteniamo sbagliato privare una realtà importante di Montevarchi di un servizio qualificato sia per evitare che si possano mettere le basi per una possibile messa in discussione dell’Istituto Comprensivo Francesco Mochi di Levane che, con tanta fatica e grazie alla lungimiranza di chi governava negli anni duemila, è stato istituito.

Una possibile defezione della scuola elementare di Levanella potrebbe avere ripercussioni negative sulla scuola media di Levane e sull’autonomia di tutto l’Istituto Mochi. Un rischio che non vogliamo in nessun modo correre.

Da questo punto di vista e anche in conseguenza delle mezze parole/affermazioni poi smentite, chiediamo che sulla scuola elementare di Levanella e sull’Istituto Comprensivo si avvii, invece di svolgere i soliti incontri tra pochi, un reale confronto pubblico.

Noi per salvaguardare il presidio di Levanella e la futura continuità didattica siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità e a supportare la Sindaco ma non siamo disposti ad accettare in alcun modo le solite tiritere e accuse del passato come strumento per evitare di affrontare i problemi sul tavolo. Occorrono risposte immediate.


La Sindaco, se vuole essere credibile e fugare ogni dubbio, venga al prossimo Consiglio Comunale prospettandoci delle soluzioni concrete e percorribili per riaprire a settembre la scuola e, al contempo, si avvii subito un percorso virtuoso progettando il nuovo plesso e acquisendo le aree a suo tempo individuate.

mercoledì 23 maggio 2018

SCUOLA DI LEVANELLA. OCCORRONO RISPOSTE CHIARE E TEMPESTIVE

La Sindaco dalle ordinanze facili e gli assessori dalle comunicazioni ondivaghe continuano a girare intorno al problema della scuola di Levanella sulla cui chiusura improvvisa, pur condividendo che occorra la massima cautela ed attenzione quando si tratta di incolumità pubblica, è necessario fare chiarezza e dare ai cittadini delle risposte concrete, fugando ogni dubbio.

Questo è lo stato dell’arte della vicenda:

1) Ad ottobre 2017 il Comune ha affidato ad una società d’ingegneria l’incarico di fare delle indagini sulla tenuta strutturale dell’edificio della scuola di Levanella.

2) Il 4 maggio 2018 , oltre 6 mesi dopo senza che sia stato fatto nulla nel frattempo, un tecnico comunale effettua un sopralluogo e, sostanzialmente, conferma le indicazioni di ottobre.

3) Il 16 maggio 2018 la Sindaco ordina la chiusura della scuola, per qualche giorno, per motivi di sicurezza.

4) Il 17 maggio 2018 la stessa società d’ingegneria, opportunamente sentita, conferma la situazione di ottobre e da indicazioni su come ovviare alle criticità strutturali con semplici accorgimenti tecnici e, di fatto, permettendo la conclusione dell’anno scolastico.

5) Lo stesso giorno in Consiglio Comunale la Sindaco fa una comunicazione in cui senza fare riferimento a quanto messo in evidenza ad ottobre, afferma che la scuola chiuderà per qualche giorno e che la settimana successiva sarebbe stato fatto un altro sopralluogo e si impegna a riferire puntualmente al Consiglio Comunale.

6) Contrariamente a quanto sopra la Sindaco, d’intesa con la dirigenza scolastica, ordina, invece, la sospensione di tutta l’attività didattica nel plesso di Levanella “dirottando” la medesima a Levane.

7) Il 18 maggio 2018 con l’ordinanza n.170 la Sindaco dispone la chiusura della scuola per tutto l’anno scolastico.

Di fronte a tutti questi atti ci domandiamo come mai da ottobre ad oggi non sia stato fatto niente e in fase di stesura del bilancio non sia stato programmato nulla. Inoltre non comprendiamo perché, una volta acquisiti referti tecnici che non evidenziano una situazione drammatica e danno indicazioni chiare e precise su come risolvere l’emergenza eventuale, la Sindaco emette un’ordinanza di chiusura per tutto l’anno scolastico.

Delle due l’una: o il problema è stato sottovalutato ad ottobre oppure, giocando sull’emotività del momento, ci troviamo di fronte ad improvvisati processi di razionalizzazione.

Se è evidente e condivisibile il principio di usare la massima cautela in un’evenienza come quella di cui si tratta è altrettanto evidente che la drastica misura adottata è tardiva e non trova riscontro negli atti tecnici prodotti.

In questo momento, con spirito costruttivo e senza polemica, ci interessa sapere cosa l’amministrazione intende fare da adesso in poi perché la scuola di Levanella non si può chiudere sine die e l’attività didattica deve potervi ricominciare regolarmente con l’inizio del prossimo anno scolastico 2018-2019”.

Per consentire ciò è necessario accelerare la redazione di un progetto con il quale si individui la soluzione tecnica per ripristinare il normale funzionamento della scuola a partire da settembre, all’occorrenza, utilizzando le risorse a disposizione dell’Amministrazione e sgombrando quanto prima il campo da dubbi su possibili volontà di chiusura del plesso che già, purtroppo, si sono manifestate anche nel recente passato.

E’ il momento di aprire un confronto pubblico sulle prospettive e sui progetti per il plesso scolastico di Levanella senza pregiudizi e senza assumere posizioni ondivaghe che non aiutano a fare chiarezza per i cittadini. Ce lo chiedono 70 famiglie, i residenti di Levanella ed i montevarchini tutti.

PAOLO ANTONIO RICCI – FABIO CAMICIOTTOLI

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