Puntuali
come le tasse sono arrivate le reazioni alle sconclusionate note della sindaca
rispetto alle responsabilità (eventuali) di qualche evento che, domenica, ha
coinvolto alcune parti del territorio cittadino.
Oramai, purtroppo, siamo
abituati alle solite uscite del sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini
che di fronte a criticità e difficoltà invece di fare un’analisi di coscienza
sui compiti e sulle funzioni che l’Amministrazione cittadina dovrebbe avere,
dispensa responsabilità a destra e a manca nel bieco tentativo di spostare
l’attenzione. Quello che è avvenuto ieri è, in tutti i sensi, veramente brutto,
triste e per certi versi molto preoccupante perché la Sindaco di Montevarchi (nonché
consigliere provinciale), che in materia di Protezione Civile dovrebbe essere
il primo soggetto in campo, non sembra conoscere né il funzionamento dei
diversi organismi né come sono ripartite le competenze.
Di fronte ad ogni
situazione reagisce ormai allo stesso modo. Addita responsabilità a casaccio
nel tentativo puerile di allontanarle da sè e dalla sua dilettantesca giunta la
sempre più evidente inadeguatezza.
Non voglio essere né il
difensore della Provincia di Arezzo né tanto meno del Consorzio di Bonifica, ma
se le affermazioni dell’Ente Gestore della bonifica corrispondono al vero - e
al momento non ci sono elementi per non crederlo - le responsabilità di quanto
accaduto sono tutte in capo all'Amministrazione Comunale che non ha pulito bene
le fossette stradali o non ha messo in moto quell'attività di prevenzione che
dopo quest’estate calda e siccitosa necessitava.
Se le fossette stradali o
le grondaie e le fognature non erano pulite (come nel caso di Rendola) oppure
le pompe di sollevamento sotto gli attraversamenti non funzionano è il Sindaco
che deve fare mea culpa e spiegare bene. Visto che ci risulta che gli operai
del Comune sono stati impiegati per scopi diversi da quelli di manutenzione,
quali azioni amministrative sono state compiute in questi mesi per garantire
livelli di manutenzione efficace?
Auspichiamo che al
prossimo Consiglio Comunale il Sindaco con delega ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica
illustri quali interventi di manutenzione al reticolo secondario avevano
concertato con il Consorzio di Bonifica, se gli stessi sono stati compiuti e
quali attività di vigilanza hanno messo in atto (cosa che oramai chiediamo da
tempo) per verificare che le risorse prelevate con il tributo consortile siano
realmente spese per interventi a favore dei nostri concittadini. Prima di
lanciare gravi accuse che alimentano le tensioni e la sfiducia sarebbe utile
che spiegasse anche chi, al momento, è il soggetto che ha in carico e deve
vigilare sulla cassa volano realizzata da Prada con le opere di urbanizzazione
sul pip di Levanella. Se non leggiamo male le carte crediamo che quell'opera
doveva gestirla il Comune e non soggetti terzi.
In merito al rischio
idraulico, dall'attuale amministrazione Comunale, vorremmo capire perché in
questo anno non ha portato avanti né i progetti di messa in sicurezza del
bacino del Dogana né quello degli argini del Torrente Ambra a Levane che la
Provincia di Arezzo gli ha trasmesso oramai da tempo.
Infine vogliamo
consigliare al Sindaco Chiassai Martini di riflettere su quanto ha asserito
perché ne va, anche nei confronti di
aziende che costantemente investono per sviluppare il nostro territorio, della credibilità del
Comune di Montevarchi più che della sua.
Così non va! Attendiamo
chiarezza…...
Fabio
Camiciottoli
Consigliere
Comunale
Nessun commento:
Posta un commento