venerdì 15 novembre 2013

E' ancora possibile mantenere un Giudice di Pace in Valdarno?

Il grido d’allarme lanciato, nei giorni scorsi, dall’Associazione degli Avvocati del Valdarno intorno alla possibile chiusura degli Uffici del Giudice di Pace che avviene dopo la soppressione della sezione del tribunale di Montevarchi non può che essere ascoltato.
Crediamo che la politica non debba rimanere silente rispetto alle sollecitazioni che arrivano dallassociazione degli avvocati  perché, con la difesa degli uffici del Giudice di Pace, non solo difendiamo un servizio di primaria importanza, ma rivendichiamo lesigenza che nel nostro territorio siano preservate quelle strutture che erogano servizi di stretta competenza statale. Non possiamo, in segno di fantomatiche razionalizzazioni e non certificati risparmi, accettare che il Valdarno sia impoverito di ulteriori servizi.
Riteniamo che l’appello degli avvocati valdarnesi debba essere recepito dalle Istituzioni Locali e siamo convinti che, per mantenere almeno una sede del Giudice di Pace, occorra fare di tutto, compreso contribuire con risorse derivanti dai bilanci dei nostri Enti. Intorno a questo tema ed in generale tutti quelli che riguardano la qualità e la quantità di servizi erogati ai cittadini sentiamo, inoltre, lesigenza che vi sia un dibattito ed un confronto tra tutte le forze presenti all’interno delle Istituzioni dei maggiori centri del nostro territorio perché il tutto non deve rimanere all’interno delle stanze dei primi cittadini.
Noi siamo convinti che, nei prossimi anni, il Giudice di Pace dovrà svolgere nuove ed ulteriori funzioni nel campo giudiziario ed è per questo che siamo pronti, con gli strumenti dindirizzo e controllo che ci competono come Consiglieri Comunali, ad unirci nella lotta portata avanti dagli avvocati Valdarnesi.
Con questo spirito i consiglieri comunali Fabio Camiciottoli, Mauro Buffoni e Flavio Nardi del Gruppo Democratici e Progressisti di Montevarchi, Francesco Carbini del Gruppo Consiliare Cresce San Giovanni , Samuele Falsetti e Simona Pesci del Gruppo Centro Sinistra per Terranuova hanno condiviso una mozione che porteranno all’attenzione dei rispettivi Consigli Comunali.
Ci auguriamo che la nostra mozione possa trovare consenso unanime e che si possa, partendo dalla difesa degli Uffici del Giudice di Pace,  avviare una nuova stagione dove i servizi territoriali siano difesi collegialmente e con più partecipazione fuori da strette logiche di campanile.

Alla presente si allega testo della mozione che verrà presentato.

OGGETTO: AZIONE CONGIUNTA PER IL MANTENIMENTO DEGLI UFFICI DEL GIUDICE DI PACE

PREMESSO CHE

con la chiusura della sede distaccata del tribunale di Montevarchi, avvenuta nel corso del mese di settembre, nel Valdarno, salvo future ed auspicabili modiche legislative in merito all’organizzazione della Giustizia, è venuto meno un importante presidio territoriale e un rilevante servizio
con il decreto legislativo n. 156/2012  si sopprime 667 uffici del giudice di pace, su un totale di 846 uffici. Resteranno in funzione 178 uffici, di cui 134 presso sedi circondariali e 44 presso sedi non più facenti capo ad un circondario di tribunale.
allo stato attuale nel nostro territorio sono presenti due uffici del Giudice di Pace ubicati rispettivamente a Montevarchi e a San Giovanni Valdarno che, stante alle normative attualmente in vigore, sono destinati ad essere chiusi il 30 aprile del 2014.
gli Enti locali del nostro territorio (il Valdarno), in base all’ordinamento attuale, avrebbero la possibilità, accorpando le due strutture presenti e facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio di giustizia, di mantenere e preservare un Ufficio del Giudice di Pace nel nostro comprensorio del Valdarno.

RICORDATO CHE

sia i sindaci dei centri più importanti del Valdarno aretino sia alcuni consiglieri regionali della Vallata si sono spesi pubblicamente, anche se purtroppo il Consiglio Regionale non ha approvato la proposta di referendum abrogativo in merito alla legge Severino (a causa dell’astensione della maggioranza), per il mantenimento degli uffici giudiziari periferici.
nei mesi scorsi molti Consigli Comunali della vallata hanno licenziato importanti atti per la salvaguardia della Giustizia di prossimità ed il mantenimento dei servizi giudiziari erogati nel nostro territorio.

CONSIDERATO CHE


gli Enti Locali interessati, anche consorziati tra loro, possono richiedere il mantenimento degli uffici del Giudice di Pace tuttora esistenti con competenza sui rispettivi territori di cui è proposta la soppressione, anche tramite eventuale loro accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che dovrà essere messo a disposizione dagli Enti medesimi con il solo obbligo finanziario da parte del Ministero di procedere alla loro formazione. Il Ministero di Grazia e Giustizia, valutata la rispondenza delle richieste e degli impegni pervenuti, apporta con proprio Decreto la conseguente modifica alla Tabella degli uffici del Giudice di Pace oggetto di soppressione. Qualora l’Ente o gli Enti locali consorziati non rispettino gli impegni presi relativi al personale amministrativo e alle spese, per un periodo superiore a un anno, il relativo ufficio del Giudice di Pace verrà conseguentemente e definitivamente soppresso.
è da ritenersi strategico, anche per le trasformazioni in atto nel campo giudiziario, far sì che i sindaci del Valdarno (espressione tutti di un unico partito) promuovano azioni comuni che permettano di mantenere una sede distaccata del Giudice di Pace perché nei prossimi anni potrebbero essere attribuite, a tali figure, nuove ed ulteriori funzioni.
contro la soppressione degli uffici del Giudice di Pace si è espressa, nei giorni scorsi l’associazione valdarnese degli avvocati. L’associazione ha dichiarato che dopo la soppressione della sezione del tribunale, a Montevarchi occorrerebbe, almeno, continuare a mantenere l'ufficio del giudice di pace ed ha invitato le amministrazioni comunali ad effettuare una scelta condivisa e a reperire risorse per mantenere un presidio di Giustizia in Valdarno. Infine ha dichiarato che è pronta ad affiancare i Comuni in questa battaglia.
la Conferenza dei Sindaci del Valdarno, organismo già in essere, composta da tutti i Comuni della vallata, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi o in un’unica sede, ivi incluso il fabbisogno di personale, potrebbero garantire la presenza di almeno un Ufficio del Giudice di Pace;
le Amministrazioni Comunali del nostro territorio diano prova di voler affrontare la problematica in un’ottica  territoriale

RITENUTO 

opportuno e necessario, per gli scriventi firmatari della presente mozione, che i circa 100 mila abitanti del nostro territorio abbiano almeno a disposizione un ufficio del Giudice di Pace.

Tutto ciò premesso e considerato, lo scrivente Consigliere Comunale,

IMPEGNA IL SINDACO

con uno specifico mandato ad attivarsi per mantenere in Valdarno la presenza di un ufficio del Giudice di Pace da perseguire, intraprendendo un’azione nei confronti della Conferenza dei Sindaci ed in generale verso tutti i primi cittadini del nostro territorio per trovare le forme per mantenere quest’importante servizio e presidio.

IMPEGNA ALTRESI’ IL SINDACO ED IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

ad attivarsi affinché possa essere indetta, tra i tre principali Comuni del nostro territorio (Montevarchi, San Giovanni e Terranuova Bracciolini), una conferenza Capigruppo congiunta nella quale possano essere individuate, da tutti i soggetti Istituzionali e non solo dai Sindaci, le più opportune iniziative per trovare le modalità per mantenere un servizio così importante.

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