lunedì 14 gennaio 2013

CSA e CSAImpianti: il consiglio comunale espropriato


IL CONSIGLIO COMUNALE DI MONTEVARCHI RIUNITO IN DATA 21 Dicembre 2012

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Oggetto: CSA e CSA Impianti scelte di fusione e costituzione di una nuova Società compiuta espropriando il Consiglio Comunale delle loro prerogative d'indirizzo e controllo

Visto che il Comune di Montevarchi, con il 12,03% detiene, dei soci di parte pubblica, la quota azionaria più rilevante della società Centro Servizio Ambiente che gli permette, tra l'altro, di esprimere il  presidente. 

Ricordato che il Comune di Montevarchi detiene anche il 4,05% delle quote societarie di CSA impianti. 

Riscontrato che le due società sono ritenute, per i servizi che svolgono, strategiche per il Comune di Montevarchi.

Osservato che il sindaco di Montevarchi, contestualmente all'atto di nomina del rappresentante del Comune all'interno del CdA di CSA, non ha impartito al nominato, come tra l'altro previsto dalla legge, specifici obiettivi da perseguire nel mandato.

Rilevato da alcuni organi di stampa che a seguito della gara, effettuata dall'ATO Toscana sud dei rifiuti, per l'affidamento del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani di ambito per i comuni delle province di Arezzo, Siena e Grosseto è stata costituita la società “Sei Toscana”. Tale società nasce dalla fusione delle attuali aziende che già operavano in questo campo (comprese CSA e CSAImpianti).

Visto che l' A.T.I. (Associazione Temporanea di Imprese) che si è aggiudicata la gara bandita dall'ATO Toscana sud era costituita da: Sienambiente con funzione di mandataria, l’aretina Aisa, Cooplat, Coseca, Unieco e la Castelnuovese. In tale raggruppamento di imprese vi sono presenti i soli soci privati di CSA e CSAImpianti e non le due partecipate dal nostro Comune.

Osservato, dal sito istituzionale della nuova società “http://www.seitoscana.it” che la nuova azienda è stata costituita nell'ottobre del 2012 e vi fanno parte tra l'altro, come soci, sia CSA e CSAImpianti che i soci privati delle stesse. Tale condizione fa sì che, nella nuova società, i soci privati di CSA e CSAImpianti (che ricordo detengono le quote di minoranza) abbiano un peso maggiore del socio pubblico in quanto detengono quote azionarie dirette e indirette. A parere del sottoscritto questa condizione oltre a diminuire, nella nuova società, il peso politico della parte pubblica di CSA e CSAImpianti potrebbe determinare possibili conflitti.

Visto il nostro regolamento per le nomine nel quale si enuncia l'obbligo del nominato di collaborare con il Consiglio Comunale e l'Amministrazione per favorire le azioni d'indirizzo e di controllo.

Ricordato che nell'interrogazione in merito alla modifica degli articoli 4, 19, 28 e 33 bis dello statuto di CSAImpianti che ampliavano gli scopi sociali, posta al sindaco dal sottoscritto in data 30 marzo 2012, chiedevo, tra i vari quesiti, che vi fosse un controllo più stretto e cogente sulle società partecipate legata al ciclo dei rifiuti.

Ricordato che a fronte delle numerose richieste del sottoscritto il Sindaco, pur condividendo l'esigenza e la necessità di analizzare con più attenzione l'andamento delle società partecipate ed il management, non ha mai dato seguito agli impegni dichiarati.

Registriamo che non è mai stato portato, all'attenzione del Consiglio Comunale, nessun atto o resoconto inerenti le due società.

Ricordo inoltre che il presidente di CSA non ha mai fornito, al sottoscritto, spiegazioni su alcuni capitoli di spesa.

Considerato che, pur avendo il Consiglio Comunale competenza d'indirizzo e controllo anche sulle società partecipate, all'attenzione dei Consiglieri Comunali non vi è stata portata né una nota né una relazione del Presidente di CSA (presidente espressione del Comune) e CSAImpianti né tanto meno una proposta di delibera d'indirizzo alla costituzione della nuova società.

CHIEDO AL SINDACO ANCHE NELLA SUA QUALITA' DI RAPPRESENTANTE DEL COMUNE NELL'ASSEMBLEA DEI SOCI

1. Per quali motivi, per una questione così rilevante non sia stato interessato il Consiglio Comunale.
2. Quali sono le strategie della nuova società e quali ripercussioni si possono avere, anche in termini di costi, per gli attuali servizi spazzatura e di raccolta rifiuti
3. Di avviare un serio confronto all'interno delle commissioni per attuare quelle forme d'indirizzo e controllo attualmente poco esercitate.

Chiedo infine se, per il Sindaco e Presidente del Consiglio, il comportamento attuato dal nominato dal Comune di Montevarchi in seno al CdA di CSA sia conforme al regolamento approvato da quest'aula.

Fabio CAMICIOTTOLI

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